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Una donna trans a capo di un battaglione: «L’Esercito mi ha incoraggiata»

Christine Hug, 39 anni, aveva dubbi sul dichiarare la propria identità di genere. Le reazioni, però, sono state tutte positive
Una donna trans a capo di un battaglione: «L’Esercito mi ha incoraggiata»
Christine Hug, 39 anni, aveva dubbi sul dichiarare la propria identità di genere. Le reazioni, però, sono state tutte positive
BERNA - Tenuta mimetica, trucco leggero e capelli biondo scuro di media lunghezza, Christine Hug è un esempio lampante del mutamento culturale che sta attraversando l’esercito. Non solo il suo aspetto non rivela quasi le esercitazioni es...

BERNA - Tenuta mimetica, trucco leggero e capelli biondo scuro di media lunghezza, Christine Hug è un esempio lampante del mutamento culturale che sta attraversando l’esercito. Non solo il suo aspetto non rivela quasi le esercitazioni estenuanti a cui si sottopone (scherza, per esempio, sugli scomodi nastri elastici che si portano sugli stivali da combattimento). Ma da non molto Hug è anche la prima persona transgender con il grado di tenente colonnello nello Stato maggiore ed è a capo del Battaglione carri 12, che conta 70 carri armati e 1000 soldati.

Hug ha deciso di rendere pubblica la sua transizione di genere a marzo di quest’anno. Ha informato il capo dell’Esercito, Philippe Rebord, e il capo del personale che da due anni aveva iniziato una terapia ormonale e che in primavera si sarebbe sottoposta a un’operazione.

Prima di compiere questo passo aveva molti dubbi. Temeva di essere vittima di atteggiamenti ostili o di perdere il lavoro: «Tuttavia, sapevo di dover procedere, a prescindere da quali sarebbero state le conseguenze», racconta. Le reazioni, però, sono state estremamente positive. «Sono stata incoraggiata a procedere per la mia strada», afferma.  

In seguito, Hug ha informato tutti i 700 membri dell’esercito con cui lavora regolarmente. Per email. Finora, fa sapere, non le è giunto un solo riscontro negativo, ma è anche possibile che ci sia chi fa battute alle sue spalle. Lei, in ogni caso, crede che la scuola reclute debba essere aperta anche ai transgender.

Hug sapeva di essere diversa già da bambina. Ha però nascosto il suo lato femminile per molto tempo. Ora si sente liberata. Per la sua partner è stata una sorpresa, ma le è restata accanto. «Mia figlia, che ha 10 anni, ha reagito in modo geniale. Mi ha detto “E allora? Per me ci sei ancora”», confessa la 39enne.

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