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ZURIGOUccise la moglie, 14 anni di reclusione per un 62enne

23.08.18 - 16:54
L'uomo uccise la 41enne ad Oerlikon, nel 2009, con 5 colpi d'arma da fuoco, «spinto dalla gelosia e dal rancore»
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Uccise la moglie, 14 anni di reclusione per un 62enne
L'uomo uccise la 41enne ad Oerlikon, nel 2009, con 5 colpi d'arma da fuoco, «spinto dalla gelosia e dal rancore»

ZURIGO - Il Tribunale distrettuale di Zurigo ha condannato oggi a 14 anni di reclusione per assassinio un 62enne originario del Bangladesh per l'uccisione della moglie, avvenuta nel 2009. L'accusa chiedeva una pena di 16 anni, la difesa l'assoluzione.

I giudici non hanno avuto dubbi: è stato l'imputato a uccidere la donna, spinto dalla gelosia e dal rancore. Una gelosia e un odio che lo "rodeva", secondo l'espressione usata ieri nella sua requisitoria dalla procuratrice rappresentante la pubblica accusa: l'uomo non avrebbe sopportato che la donna, anche lei bengalese, avesse avuto una relazione amorosa con uno svizzero.

Il tribunale ha tuttavia respinto la richiesta del pubblico ministero di procedere al suo arresto immediato. Il tribunale ha ordinato che debba consegnare il passaporto in attesa di essere incarcerato per scontare la pena, dopo aver già trascorso 16 mesi in detenzione preventiva.

La vittima, una 41enne madre di due bambini allora di 12 e 5 anni, era stata colpita da cinque colpi d'arma da fuoco verso le 5.30 del 19 ottobre 2009, davanti alla sua abitazione nel quartiere di Oerlikon, dopo che era uscita di casa per recarsi al lavoro in un negozio di scarpe.

La donna era ancora in vita all'arrivo dei soccorsi, ma è deceduta sul posto a causa delle gravi ferite. I colpi sparati da distanza ravvicinata l'avevano raggiunta al capo, alle mani e a una coscia.

Per il pubblico ministero è fuori dubbio che l'autore del delitto sia stato il marito: sulla sua giacca e sulle mani sono state rilevate tracce di polvere da sparo, nessun altro aveva un movente e la donna aveva una relazione con un altro uomo. Inoltre il consorte non ha un alibi per il momento del delitto ed era l'unico ad essere al corrente degli orari di lavoro irregolari della donna. Per l'accusa è stata una vera e propria esecuzione.

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