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ZURIGOKuster, una vita segnata da droga, alcol e violenza

05.07.16 - 22:58
A nulla sono serviti gli istituti e i programmi di reinserimento per il 23enne latitante sospettato di essere l'autore dell'omicidio di Seefeld
Kuster, una vita segnata da droga, alcol e violenza
A nulla sono serviti gli istituti e i programmi di reinserimento per il 23enne latitante sospettato di essere l'autore dell'omicidio di Seefeld

ZURIGO - Nei confronti di Tobias Kuster è stato spiccato un mandato di arresto internazionale. Ieri, nella conferenza stampa indetta dalle autorità giudiziarie del canton Zurigo, sono state spiegate le ragioni per cui è stato concesso il congedo non accompagnato al detenuto 23enne, scomparso il 23 giugno e coinvolto nell'omicidio di giovedì scorso, 30 giugno, nel quartiere Seefeld di Zurigo.

Il Tages-Anzeiger ha tracciato una biografia del giovane svizzero che, ancora oggi, è latitante.

Quella di Kuster è una vita segnata da scuole speciali, istituti, droga, tirocini mai portati a termine, delinquenza e arresti.

La malattia - Il 23enne è nato a Winterthur ed è cresciuto insieme ai suoi fratelli e ai suoi genitori. La sua infanzia è trascorsa normalmente fino a quando, in terza elementare, è stato colpito dalla Malattia di Lyme, chiamata anche borreliosi, causata da un batterio che ha rischiato di causargli la cecità. E proprio a causa di questo problema agli occhi, che il ragazzo ha frequentato, dal 2002 al 2003, una scuola per minorati della vista a Zurigo. I problemi alla vista, tuttavia, è riuscito a superarli grazie alle cure mediche ricevute.

Alcol e droga da bambino - Gli ultimi due anni di elementari, che in Svizzera tedesca di solito finiscono all'età di 12 anni e durano 6 anni, li ha trascorsi in una scuola privata. Il ragazzino di allora marinava spesso la scuola, beveva alcool e fumava spinelli. Quando, in settima classe, avrebbe dovuto sotttoporsi ad una cura psichiatrica, il giovane si rifiutava, sottraendosi tutte le volte che poteva, dal seguire la terapia.

Le scuole speciali - Dai 12 ai 15 anni, Kuster ha frequentato scuole speciali in piccole classi in diverse parti d'Europa. Nel 2008 è riuscito ad ottenere la licenza di scuola media.

L'apprendistato da falegname interrotto - Tornato a casa dai suoi genitori, il giovane ha iniziato un apprendistato di falegname, che ha interrotto anche a causa di un procedimento nei suoi confronti da parte della magistratura dei minorenni.

La vita dissoluta - Kuster, disoccupato, si dà alla vita dissoluta, fatta di feste, droga e, come lui stesso ha dichiarato, con «tanti sbagli».

Kuster diventa papà - Poi sono seguite terapie di disintossicazione. A 19 anni Tobias Kuster diventa papà di una bambina. Dopo la nascita della piccola, il giovane si separa dalla madre di sua figlia, con la quale, tuttavia, mantiene dei buoni rapporti.

Una serie di reati molto lunga - Nel febbraio del 2014 Kuster è stato arrestato e messo in custodia cautelare a causa di tutta una serie di reati. Dall'agosto del 2014 il 23enne si trovava in detenzione nel carcere Pöschwies, dove ha continuato il suo apprendistato di falegname, interrotto qualche anno prima. Nel gennaio del 2015, il tribunale distrettuale di Winthertur lo ha condannato in primo e secondo grado a cinque anni di carcere per sequestro di persona, tentata estorsione e rapina, violazione della legge sulle armi e altri reati.

Ha costretto un debitore spacciatore a scavarsi la fossa in un bosco - Uno dei fatti più gravi compiuti dal giovane riguarda un episodio di cui si è reso protagonista il 20 febbraio 2013. Vicino a Winterthur, insieme a quattro complici, ha costretto uno spacciatore di marijuana suo debitore (gli doveva 10mila franchi), per intimidirlo, a scavarsi la tomba in un bosco, per poi gettarlo legato da un'auto e lasciarlo giacere nella neve.

Una vittima di una rapina presa a mazzate sulla testa - In un altro caso Kuster ha colpito più volte alla testa con una mazza da baseball una persona, vittima di una rapina. Inoltre si è reso protagonista di furti di rame e con un complice, ad Ulma, in Germania, aveva tentato di far saltare un bancomat, ma senza successo.

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COMMENTI
 

lo spiaggiato 7 anni fa su tio
Certo che in molti riscuotessero i debiti come questo tipo ci sarebbero in giro molti meno pufatt... :-)))

911 7 anni fa su tio
solo un rimedio per questa gente, contro il muro e pam! ,e la zoccola che dirige il carcere ,in strada a far girare la borstta.

Meridiana 7 anni fa su tio
Le bravate di certi politici, in questo casa la signora Fehr sono quasi sempre la causa ! Come si può lasc iar circolare un criminale del genere durante la libera uscito senza accompagnamento ! Purtroppo non è il primo casa, ma certi socilal-politici non la vogliono proprio capire !! prbabilmente voglöiono assicurasi il voto anche con bravate del genere. Affaire a suivre !
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