In vantaggio di due reti dopo 20 minuti i bianconeri subiscono il ritorno dello Zurigo che si impone 3-2 all’overtime nonostante un Elvis maestoso. Ora non si può più sbagliare
ZURIGO – Allungo nella serie per lo Zurigo. I ragazzi di Kossmann, chiamati a non fallire la possibilità dell’allungo in casa, non si sono fatti spaventare dal doppio allungo trovato dai bianconeri nel primo tempo. I Lions hanno infatti pazientato, rimontando il punteggio per poi imporsi 3-2 dopo i prolungamenti. Per i ticinesi non ci sono ora più possibilità di sbagliare, gli zurighesi cercheranno invece di chiuderla già sabato alla Resega in occasione di gara-5.
Dopo i primi istanti di gara, dove gli zurighesi hanno cercato di prendere in mano la partita, un lampo di Vedova al 2’47’’ ha portato in vantaggio i suoi infilando Flüeler. Colpiti a sorpresa i padroni di casa hanno fatto fatica ad organizzare la risposta, costruendo azioni confuse e pericolose. A zittire l’Hallenstadion (settore ospiti escluso) ci ha pensato al 16’ Lapierre: il top-scorer canadese, grazie ad un’azione caparbia, ha recuperato il disco in situazione di boxplay e spedito il puck alle spalle del portiere. Fino alla pausa i ticinesi hanno poi gestito, abilmente, la situazione.
Il secondo tempo si è aperto nel peggiore dei modi per i luganesi, con il 2-1 trovato da Shore dopo 37’’ grazie a un tiro deviato da Sannitz che ha beffato Merzlikins. La rete ha galvanizzato i “leoni” che si sono impadroniti del gioco provando ad insistere per agguantare il pareggio. Le opportunità più ghiotte sono capitate al 10’ sul bastone di Romanenghi, che ha però esagerato nelle acrobazie non riuscendo a finalizzare, e Bertaggia qualche minuto più tardi. Con Pestoni e compagni sempre leggermente più propositivi si è arrivati fino seconda sirena.
Anche il terzo periodo si è aperto come il secondo: con i Lions a trovare una pesantissima rete (quella del 2-2) con una deviazione di Suter dopo 1’21’’. Il gioco è poi proseguito con Pettersson e compagni a farsi preferire sul piano delle occasioni create e l’intensità (soprattutto fisica) che è aumentata esponenzialmente. La pressione dei leoni si è però andata a schiantare contro il muro eretto da Sannitz e compagni che ha mandato tutti all’overtime.
Il tempo supplementare, con la tensione alle stelle e le squadre alla ricerca di un gol pesantissimo per il risultato di questa finalissima, ha visto susseguirsi occasioni per entrambe le squadre. A rompere l’equilibrio (dopo un Miracolo di Merzlikins e un rigore sbagliato da Pettersson) ci ha pensato Chris Baltisberger al 74’13’’ che ha infilato il gol decisivo dopo un errore di Sanguinetti.
ZURIGO - LUGANO 3-2 d.s (0-2, 1-0, 1-0, 1-0)
Reti: 2’47’’ Vedova (Morini) 0-1; 15’59’’ Lapierre 0-2; 20’37’’ Shore (Pettersson, Phil altisberger) 1-2; 41’21’’ Suter (Marti) 2-2; 74’13’’ Chris Baltisberger 3-2.
Lugano: Merzlikins; Furrer, Johnston, Vauclair, Sanguinetti; Wellinger, Ulmer; Riva; Hofmann, Lapierre, Fazzini; Reuille, Sannitz, Walker; Bertaggia, Cunti, Fazzini; Romanenghi, Morini, Vedova; Zorin.
Penalità: Zurigo 2x2’ Lugano 5x2’
Note: Hallenstadion 11’200 spettatori (tutto esaurito). Arbitri: Eichmann, Hebeisen, Borga, Kaderli.