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L'OSPITETorniamo agli anni del proibizionismo?

28.01.20 - 17:00
Tiziano Galeazzi, deputato UDC in GC e capogruppo UDC in Consiglio comunale Lugano
Ti Press
Torniamo agli anni del proibizionismo?
Tiziano Galeazzi, deputato UDC in GC e capogruppo UDC in Consiglio comunale Lugano

Il fumo passivo fa male ma non ci sono studi che dimostrano che quando
si è all'aperto ci siano danni per la salute dei cittadini.

Da sempre sono scettico ai continui divieti e restrizioni individuali da parte dello stato se non quando sono estremamente vitali.

Contro il fumo passivo non servono altre leggi ma campagne di informazione e sensibilizzazione oltre al buon senso di tutti noi.

Il divieto di fumo all'aperto è un vero e proprio accanimento alla libertà e alla responsabilità individuale. Concetti applicati nell'ex Unione Sovietica e già superate da decenni con il crollo del comunismo.

Proibizioni e restrizioni sono solo un idebolimento programmato per la democrazia con l'intento di cancellarla a favore di un piu ampio controllo di massa
da parte di poche istituzioni sovranazionali, tra cui l'Unione Europea.

La questione dell'emergenza climatica ne è un esempio di "isterismo collettivo pianificato" a cui sembrano legati gli ulteriori divieti di fumo in strada, (Vedi la proposta del Sindaco Sala di Milano) va in direzione del proibizionismo di massa e della preoccupante limitazione della libertà individuale per annullare sistematicamente qualsiasi forma di essa, tra cui la democrazia, tanto cara nel nostro Paese.

Secoli per conquistarla (anche col sangue) per perderla in pochi anni.

Si inizia sempre dai piccoli divieti con la tattica della fetta di salame poi quando il salame sarà terminato, sarà troppo tardi.

Qualcosa sappiamo vero? La strisciante adesione all'UE senza passar dal popolo svizzero, bensì tramite accordi capestro tutt'ora in atto.

 



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