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Titlis: una giornata tra cielo e neve

Swiss Ski Tour ‘25: Reportage alla scoperta delle esclusive destinazioni svizzere (settima parte)
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Piste a 360 gradi
Titlis: una giornata tra cielo e neve

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Swiss Ski Tour ‘25: Reportage alla scoperta delle esclusive destinazioni svizzere (settima parte)

ENGELBERG - Il sole si alza sopra le vette della Svizzera centrale e il villaggio di Engelberg si sveglia con un’aria frizzante e pura. Questa antica località, il cui nome significa letteralmente "Monte degli angeli", affonda le sue radici nell’anno 1120, quando fu fondato l’omonimo monastero benedettino, che ancora oggi domina con la sua imponente struttura il centro del paese. Da allora, Engelberg ha saputo trasformarsi da luogo spirituale a destinazione sciistica di fama internazionale, mantenendo intatta l’atmosfera autentica di un villaggio alpino.

Appena arrivato alla stazione a valle, respiro profondamente l’aria fresca del mattino. La giornata promette bene: cielo sereno, temperatura ideale e, soprattutto, neve perfetta. Gli impianti sono già in movimento e la voglia di mettere gli sci è irresistibile. Insieme a un piccolo gruppo di amici ci dirigiamo verso la seggiovia che porta al Jochpass, uno dei cuori sciistici del comprensorio.

La salita è dolce, e già da qui si intravedono le numerose possibilità che questa zona offre. Il Jochpass, a circa 2’200 metri, è un punto di snodo che collega varie piste e permette un’infinità di combinazioni. Le prime discese si svolgono su pendii ampi, perfettamente battuti, con una neve compatta e generosa, che tiene benissimo anche sotto gli sci più aggressivi. Le curve si susseguono rapide e leggere, la visibilità è eccellente e ogni tratto della montagna sembra disegnato per il piacere dello sci.

Questa zona è perfetta per tutti i livelli: ci sono tratti più tecnici per chi vuole mettersi alla prova, e lunghi percorsi più dolci dove lasciarsi andare, magari ammirando i panorami mozzafiato che spaziano dalle vette circostanti fino alla valle. La seggiovia Engstlenalp ci permette di esplorare versanti meno affollati, con scorci spettacolari e una quiete che amplifica la bellezza del luogo. La neve, grazie alle recenti nevicate e alle temperature ottimali, è semplicemente perfetta: asciutta, compatta, con una tenuta ideale.

Verso metà giornata, ci concediamo una pausa nel ristorante di montagna nei pressi del Jochpass. Il rifugio, con la sua terrazza esposta al sole, offre un menu semplice ma gustoso: scegliamo la pasta del montanaro, una specialità che qui ha un sapore autentico, rustico, di montagna. È uno di quei momenti in cui il tempo sembra rallentare: il sole scalda la pelle, il silenzio è rotto solo dalle voci degli altri sciatori e dal tintinnio dei bicchieri.
Dopo pranzo, ci dirigiamo verso l’attrazione più spettacolare del comprensorio: il ghiacciaio del Titlis. Per raggiungerlo si sale prima con una seggiovia e poi con la celebre Rotair, la funivia girevole che offre una vista panoramica a 360 gradi sulle Alpi. Il viaggio è breve ma emozionante: mentre la cabina ruota lentamente, si aprono panorami impressionanti su creste innevate, valli profonde e ghiacci eterni.

Una volta in cima, a 3’020 metri, ci troviamo in un altro mondo. Il paesaggio è quasi surreale: il ghiacciaio del Titlis si estende sotto di noi come una distesa di luce bianca, accecante, intatta. La neve qui è diversa: più secca, quasi polverosa, e perfettamente conservata grazie all’altitudine. Le piste dal ghiacciaio sono ampie, lunghe, e regalano una sensazione di libertà assoluta. Ogni curva è un gesto naturale, fluido, che segue il ritmo della montagna.

In cima al Titlis, si staglia il cantiere del nuovo Titlis Tower, un progetto ambizioso firmato dagli architetti Herzog & de Meuron. La torre, in fase di costruzione, trasformerà la storica struttura in acciaio degli anni '80 in un'icona architettonica con due volumi orizzontali in vetro e acciaio che ospiteranno un ristorante, un bar e spazi espositivi. Una volta completata, offrirà una terrazza panoramica con viste mozzafiato sul ghiacciaio e sulle montagne circostanti, a oltre 3’000 metri di altitudine.

Il sole inizia lentamente a calare, e con esso le ombre si allungano sui pendii. Ma la neve tiene ancora perfettamente, e approfittiamo delle ultime discese per imprimere nella memoria ogni dettaglio di questa giornata. Sotto di noi, il villaggio comincia a riaccendersi di luci, mentre il cielo si colora di sfumature dorate.

Rientriamo a valle con il cuore colmo di gratitudine. Engelberg non è solo un comprensorio sciistico: è un luogo dove la natura, la storia e la passione per la montagna si fondono in un’esperienza unica. Una giornata qui è molto più di qualche discesa ben riuscita: è un incontro con la bellezza essenziale delle Alpi svizzere, resa ancora più speciale da una neve perfetta e da panorami che restano impressi nell’anima.

L’inverno al Titlis terminerà il 4 maggio, mentre lo Jochpass chiuderà il 21 aprile prossimo. Tempo per calzare gli sci o snowboards, lasciando la calura sul fondovalle.

Pensando alla prossima stagione, non posso non citare un nuovo skipass, risultato da una collaborazione di comprensori top svizzeri: con l’AlpsPass potrete scoprire Adelboden-Lenk, l'Aletsch Arena, Engelberg-Titlis e la regione sciistica della Jungfrau e godendovi il divertimento illimitato sulle piste nelle più belle regioni di sport invernali della Svizzera.

Gli articoli precedenti di questa serie, sono stati pubblicati il 29 gennaio, 25 febbraio 1 e 15 marzo, e 2 e 11 aprile 2025.

Il mio Swiss Ski Tour non finisce qui: la prossima volta vi porterò, per festeggiare la fine della stagione invernale, sul ghiacciaio del comprensorio di Saas-Fee, la perla delle Alpi. Seguitemi!

Testo a cura di Claudio Rossetti


Questo articolo è stato realizzato da Progetti Rossetti, non fa parte del contenuto redazionale.
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