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GRIGIONIA spasso nel Parco Nazionale Svizzero

07.08.20 - 17:41
“Suisse Parc”: l’ultima tappa del giro nel Grigioni si svolge nei boschi a “caccia” di stambecchi, cervi e marmotte
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A spasso alla ricerca di fauna e flora.
A spasso alla ricerca di fauna e flora.
A spasso nel Parco Nazionale Svizzero

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“Suisse Parc”: l’ultima tappa del giro nel Grigioni si svolge nei boschi a “caccia” di stambecchi, cervi e marmotte

ZERNEZ - Il Parco Nazionale Svizzero svolge un ruolo pionieristico in Europa nell’approccio alla protezione della natura. Fondato nel 1914, è il parco nazionale più antico delle Alpi e l’unica zona di natura selvaggia con il massimo livello di protezione. Dal 2010 fa parte, assieme ai comuni Val Müstair e Scuol, della Riserva di Biosfera UNESCO Engiadina Val Müstair. Vi si possono osservare, nel corso d'interminabili passeggiate, tantissimi animali quali, per esempio, cervi, stambecchi e marmotte. Grazie a un’ottima organizzazione e segnaletica, l’escursionista può scegliere la durata e difficoltà del percorso scelto.

In bella mostra sullo stemma dei Grigioni, lo stambecco era quasi estinto, ma grazie all’opera di alcuni bracconieri lo stambecco dall'Italia è tornato in Svizzera. Quest’anno ricorre il centenario di questo importante anniversario. Oggi nel Parco Nazionale Svizzero di vivono circa 300 esemplari, mentre nell'intero arco alpino si stimano circa 40'000 animali. La totalità di questi animali selvatici discende dalla popolazione originaria della riserva di caccia reale del Gran Paradiso in Val d'Aosta. Sono diverse le ragioni che avevano portato alla quasi completa estinzione dello stambecco. L'avvento delle armi da fuoco nel XVI secolo portò a una caccia intensiva e le foreste dovettero cedere il passo ai pascoli. Anche la superstizione ebbe un ruolo importante. A quasi ogni parte del corpo dello stambecco era purtroppo stato attribuito un effetto curativo: furono utilizzati sangue, midollo osseo, milza e corna.

Un secondo animale che ho potuto osservare, in serata dopo cena, direttamente dal mio albergo, Il Fuorn, è invece il cervo. Questa specie trova nel Parco Nazionale due vantaggi: tranquillità e nutrimento. Il divieto per i visitatori di lasciare i sentieri lo protegge dai disturbi. In estate, per cinque mesi al massimo, vivono circa 2'000 cervi nell’area del parco. Dopo il periodo degli amori, a metà ottobre, la maggior parte dei cervi lascia la regione per passare l’inverno sui pendii soleggiati delle valli principali in Engadina, nella Val Monastero e nel Vinschgau. L'Hotel Il Fuorn si trova nel cuore del Parco Nazionale, circondato dalla natura e dalle montagne. Si tratta di un ottimo punto di partenza per scoprire l'affascinante flora e fauna, mangiare bene e fare escursioni nel più grande parco naturale della Svizzera. Vi consiglio il sentiero che comodamente in due ore vi porta all’alpe Grimmels, regno delle marmotte e punto fantastico di osservazione del parco.

In caso di cattivo tempo vi consiglio di visitare il centro del Parco Nazionale Svizzero a Zernez per vivere, apprendere e scoprire, meravigliarsi e indagare. Nei locali espositivi del centro visitatori ci si può avvicinare al tema del Parco Nazionale, alla sua fauna e flora, alla sua storia, all’inesauribile molteplicità della natura. Un’audioguida in cinque lingue vi accompagnerà durante la visita dell’esposizione. 

“Suisse Parc” è un’iniziativa del mio blog volta a promuovere le attrazioni svizzere vicine e lontane. Una bussola turistica che nel corso dei prossimi mesi vi accompagnerà attraverso valli, cantoni, villaggi e sulla vetta di montagne, nonché all’interno di musei ed esposizioni. Non esitate a contattarmi per sottopormi le vostre idee, gli itinerari che vi sono particolarmente piaciuti oppure i luoghi che ritenete paradisiaci. Unica condizione: devono trovarsi all’interno della Svizzera, dello “Suisse Parc” appunto.

Il mio giro nei Grigioni finisce qui: ora mi sposto nel Canton Uri alla scoperta di un villaggio alla ribalta e di un percorso a “tutto vapore”. Seguitemi!

(Le prime tre parti di questo reportage sono state pubblicate il 10, 15, 27 luglio e 3 agosto 2020)

Testo a cura di Claudio Rossetti


Questo articolo è stato realizzato da Progetti Rossetti, non fa parte del contenuto redazionale.
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