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Viaggiare significa soprattutto condividere

I viaggi di gruppo possono essere divertenti ed esclusivi
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I viaggi di gruppo possono essere divertenti ed esclusivi

ASCONA – Dove sei stato? Sono partito con un gruppo alla scoperta delle città d’arte italiane. Con un gruppo? Magari a bordo di un pullman con 50 posti e la guida con la bandierina… Tanti pregiudizi e luoghi comuni. I viaggi studio (una definizione forse ancora poco conosciuta alle nostre latitudini) viaggi culturali, avventurosi ma soprattutto divertenti, adatti a ‘vagabondi’ esperti ma anche a chi è alle prime armi. Insomma: a viaggiatori di tutte le età, provenienti da tutte le regioni che amano conoscere persone nuove e condividere le proprie emozioni.

Già dopo poche ore di battello, aereo o bus i compagni di viaggio appena conosciuti vi sembrano i vostri migliori amici da sempre. Questo è lo spirito: la condivisione! I musoni, i critici, gli egocentrici e gli asociali è meglio se partono da soli oppure che restino a casa.

Per alcuni viaggi, soprattutto quelli più avventurosi, serve un buono spirito di adattamento: a volte si dorme in tenda, in ostello o in rifugi, senza bagno in camera e con l’acqua della doccia inevitabilmente fredda, a volte ci si sposta percorrendo avventurose strade sterrate o a piedi o a bordo di un fuoristrada. Altre volte invece, si passa la giornata a bordo di una comoda imbarcazione e si dorme in comodi alberghi con fitness e piscina e ci si muove in pulmino con aria condizionata, e quindi adattarsi è molto più facile. Ma spesso ci si trova su nuove rotte e quindi bisogna essere pronti ad affrontare con un sorriso gli imprevisti, che siano una lunga attesa per passare una frontiera, la chiusura di una strada o il passaggio in una conca di navigazione. L’adattamento e la condivisione sono però sempre appagati da programma particolari, da visite di luoghi impensabili, da cene speciali o da incontri con personaggi davvero unici. Tutte situazioni che al singolo, per mancanza di esperienza e di conoscenza del territorio, raramente si presentano.

Domenica scorsa, il gruppo partito nel mese di giugno a bordo del catamarano “Barbie” alla volta di Venezia, si è ritrovato al Grotto Baldoria di Ascona per un pranzo dei ricordi. In un baleno l’aria di è riempita di aneddoti, barzellette, testimonianze, giochi e risate. La vera dimostrazione che scoprire il mondo, lontano o davanti all’uscio di casa, rappresenta un’esperienza da condividere, piena di emozioni e non il risultato ottimizzato di una ricerca online e lowcost!

Voglia di provare?

Testo a cura di Claudio Rossetti


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