La BNS riporta i tassi a zero: obiettivo stabilità in un mondo instabile

La Banca Nazionale Svizzera (BNS) ha deciso di ridurre nuovamente il tasso guida, portandolo allo 0 %. È la sesta volta consecutiva che l’istituto opta per un taglio, in una strategia avviata nel marzo 2024 per fronteggiare un’economia nazionale e globale sempre più fragile.
Il nuovo intervento, che comporta una riduzione di 25 punti base, azzera di fatto il costo del denaro, che nel trimestre precedente era fissato allo 0,25 %. La decisione era ampiamente attesa dagli economisti e segna un'importante divergenza rispetto all’orientamento della Federal Reserve statunitense, che invece ha di recente mantenuto i tassi invariati, nonostante le pressioni sempre più esplicite da parte di Trump.
Perché la Svizzera è tornata allo “zero rate”
L’obiettivo della BNS è chiaro: fronteggiare un quadro economico sempre più complesso, dove l’inflazione rallenta, il franco svizzero resta persistentemente forte e cresce l’incertezza sui mercati internazionali, alimentata dalle tensioni commerciali innescate proprio da Washington. A maggio, l’inflazione in Svizzera è scesa in territorio negativo, registrando un valore di −0,1 %, prima lettura deflattiva in quattro anni. Al contempo, il Franco svizzero ha guadagnato valore nei confronti delle principali valute, contribuendo alla pressione sui prezzi al consumo.
Con questo ulteriore abbassamento, la Svizzera si avvicina così a un ritorno ai tassi negativi, che avevano caratterizzato il periodo tra il 2014 e il 2022. Una fase controversa, vissuta con malumore da banche, compagnie assicurative e cittadini, penalizzati da un sistema che disincentivava il risparmio. Solo a partire dal 2022 la BNS aveva invertito la rotta, con una serie di rialzi mirati a contrastare l’impennata dei prezzi seguita alla crisi pandemica e alla guerra in Ucraina.
Ora, però, la priorità sembra essere tornata alla stabilità monetaria, in un contesto in cui la deflazione torna a profilarsi e la crescita globale appare in rallentamento. La decisione odierna è dunque in linea con una politica monetaria più accomodante, ma comunque prudente: il governatore Martin Schlegel ha ribadito che “non si entrerà nel territorio dei tassi negativi alla leggera”, anche se ulteriori adeguamenti non sono esclusi qualora le condizioni economiche peggiorassero.
Le prospettive sul cambio EUR/CHF
L’evoluzione del cambio tra Euro e Franco svizzero è uno degli elementi chiave che la BNS sta monitorando. Nelle ultime settimane il rapporto EUR/CHF si è mantenuto sostanzialmente stabile attorno a quota 0,94, con lievi variazioni dopo l’annuncio della decisione odierna.
Da considerare che, in ottica di medio periodo, un Franco forte rispetto alle altre principali divise (a cominciare dall'Euro) penalizza le esportazioni elvetiche e alimenta la deflazione importata. E il taglio dei tassi serve proprio a smorzare l’attrattiva del franco per gli investitori stranieri, e a mantenere il cambio entro una fascia di stabilità compatibile con gli obiettivi economici.
Tuttavia, l’approccio della BNS resta improntato alla cautela. Il comunicato ufficiale sottolinea che sarà necessario un attento monitoraggio dell’evoluzione dell’inflazione e dei rischi valutari. Eventuali ulteriori tagli — o interventi diretti sul mercato dei cambi — potrebbero entrare in gioco se le prospettive economiche dovessero deteriorarsi ulteriormente.
Politica monetaria ultra-accomodante
La Svizzera entra ufficialmente in una nuova fase di politica monetaria ultra-accomodante, con tassi a zero per la prima volta dal giugno 2020. Il contesto è profondamente mutato rispetto agli anni post-pandemici: oggi è la deflazione, più che l’inflazione, a preoccupare le autorità monetarie elvetiche.
La BNS, consapevole dei rischi legati a un franco troppo forte e a una crescita globale instabile, sceglie di agire in anticipo, senza però bruciare le tappe. Il messaggio è chiaro: la priorità è la stabilità, ma la porta resta aperta a nuove misure, se le condizioni lo richiederanno.
Conclusione
Con i tassi d’interesse tornati a zero e il franco svizzero nuovamente al centro delle dinamiche di mercato, ogni decisione finanziaria — anche quella legata al cambio valuta — può fare la differenza. CambiaValute.ch ti permette di ottimizzare il tuo cambio EUR/CHF con condizioni trasparenti, rapide e senza commissioni nascoste. Se lavori con la Svizzera o ricevi il tuo stipendio in franchi, affidati a un operatore digitale svizzero che ti aiuti a risparmiare ad ogni cambio. E se è il tuo primo cambio, ricevi 25 Euro di benvenuto (promozione soggetta a condizioni).
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