Il progetto di tesi come finestra sul mondo del lavoro: l’esperienza del Corso di laurea in Comunicazione visiva della SUPSI, caratterizzata dal connubio tra formazione accademica e pratica professionale.
Un font che può adattarsi dinamicamente a diversi tipi di schermo, passando dalla bassa all’alta risoluzione, da caratteri in griglia ad altri più “naturali” e dettagliati: con il progetto “Optotype”, Desirée – neo-diplomata Bachelor in Comunicazione visiva – ha lanciato una sfida alla tipografia, proponendo per la sua tesi di laurea un carattere display che sperimenta l’interazione tra schermo, distanza e leggibilità, favorendo al contempo l’interazione uomo-macchina attraverso il machine-learning. Un concetto innovativo, orientato al futuro, in linea con le necessità di una comunicazione in continuo movimento.
La realtà quotidiana della scuola – con il bisogno, oggi ancor più sentito, di rinnovarsi e proporre contenuti con un linguaggio visivo che sia al contempo uno strumento pedagogico-didattico – è invece al centro del progetto portato avanti da Naomi, laureata in Comunicazione visiva. Con il suo “Formare - Materiale didattico crossmediale” ha voluto facilitare la trasmissione delle informazioni tra docente e allievo con l’accompagnamento di un linguaggio visivo dinamico e attuale, capace di combinare estetica e funzionalità ma, soprattutto, adatto alle nuove generazioni e alla loro affinità con le nuove tecnologie. Un esempio che ben mette in evidenza il potenziale del visual designer nel campo dell’apprendimento.
Ancoraggio ai reali bisogni comunicativi e implementazione di soluzioni contemporanee di visual design sono i comun denominatori delle tesi in Comunicazione visiva, ben esemplificate da questi due lavori. Tesi che sono progetti reali e concreti, ai quali le studentesse e gli studenti giungono attraverso la frequentazione di un corso preparatorio ideato appositamente per renderli consapevoli e responsabili del proprio percorso d’apprendimento e progettuale. Una prima e vera finestra sul mondo del lavoro: si potrebbe definire così quest’esperienza che gode di una Commissione formata da affermati accademici e professionisti. Un binomio, quello tra cultura universitaria e pratica professionale, nel quale ritroviamo l’essenza della formazione in Comunicazione visiva e, più in generale, di tutta la SUPSI, con l’obiettivo di formare i professionisti del futuro e generare sinergie ampiamente riconosciute nel mercato del lavoro locale ed internazionale.
Desirée, 25 anni, Laureata in Comunicazione visiva
La distanza determina la percezione che ognuno ha del mondo, delineandone i contorni e influenzandone la visione.
Da questa premessa ho sviluppato, con il mio relatore Sylvain Esposito – laureato Bachelor in Comunicazione visiva alla SUPSI – “Optotype”, un font che fa da base per un workflow malleabile e adattabile. Un’esperienza concreta e intensa che mi ha proiettato direttamente nella mia professione e di cui farò certamente tesoro.
Naomi, 25 anni, Laureata in Comunicazione visiva
La didattica deve plasmarsi secondo l’evoluzione delle nuove generazioni, considerando l’affinità che i giovani hanno con le nuove tecnologie.
Per questo ho realizzato, con la mia relatrice Alessandra Dal Ben, il progetto “Formare - Materiale didattico crossmediale”. In questo percorso ho affrontato un vero progetto professionale nel quale ho potuto anche mettere a frutto le necessarie soft skills per interagire con i diversi attori di una committenza reale.
Articolo a cura di SUPSI