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SAVOSALa fascite plantare

09.03.21 - 15:41
Un fastidio che colpisce i camminatori, i corridori e alcune categorie di sportivi.
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La fascite plantare

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Un fastidio che colpisce i camminatori, i corridori e alcune categorie di sportivi.
Capiamo meglio di cosa si tratta e come intervenire.

Che cos’è la fascite plantare?
La fascite plantare è una fastidiosa, per non dire fastidiosissima e dolorosissima, infiammazione del legamento arcuato del piede. Il legamento arcuato del piede è una fascia di fibre che ha il compito principale di sostenere il peso del corpo quando ci troviamo in stazione eretta e gestisce lo stress, sempre al piede, creato sempre dal peso del corpo, quando camminiamo, corriamo per non dire quando saltiamo (situazione in cui lo stress da sovraccarico in questa zona è maggiore).
Per dare una collocazione visibile e magari tastabile al legamento arcuato parte dal calcagno, il tallone, e si porta verso il metatarso, la base delle dita dei piedi.

Cosa provoca la fascite plantare?
Soffrire di fascite plantare può provocare numerosi fastidi ovviamente localizzati nella base piede ma anche ad adattamenti errati di compenso che possono colpire le componenti articolari collegate al piede quindi: caviglie, ginocchia, le anche e purtroppo arrivare fino alla schiena con infiammazioni muscolo-tendinee annesse e connesse.
Alla base del piede, soffrendo di fascite, si può provocare la tallonite, oppure avvertire la classica “pallina” dolorosa e infiammata al centro della volta plantare che ne blocca il movimento e molte volte irradia il dolore su tutta la zona. Di norma colpisce solo un piede ma non sono rari i casi in cui il problema diventa o nasce bilaterale.
I dolori di compenso che, come inteso, tendono a salire verso l’alto, non sono da sottovalutare perché sul lungo periodo possono provocare degli adattamenti posturali errati che potrebbero sfociare in numerose altre problematiche osteo-articolari e muscolari fastidiose e lunghe da sistemare.

Quali sono le cause della fascite e chi colpisce maggiormente?
Da quanto detto si è capito che di base l’eccessivo stress da sovraccarico del legamento arcuato può provocarne forti lesioni ed infiammazioni. Gli sportivi, soggetti in forte sovrappeso, chi soffre di obesità, essere in stato di gravidanza, chi utilizza scarpe sbagliate per l’attività da svolgere, troppo strette, scomode o troppo usurate sono tutti soggetti che possono creare quei presupposti che possono sfociare in una fascite plantare.

Le cause che possono portare determinati soggetti a soffrire di questo disturbo possono essere:

    • Attività sportive come corsa, basket, tennis, calcio, attività che sollecitano molto il legamento arcuato.
    • L’età del soggetto. Si è visto che dopo i 40 anni la possibilità di incorrere in questo fastidio aumenta, possibile per l’incremento del consumo delle componenti articolari e tendinee.
    • Predisposizioni genetiche. Chi tende ad avere conformazioni articolari particolari tipo il “piede piatto”, eccessivo valgismo o varismo alle ginocchia, particolari conformazioni della colonna, ecc.
    • L’utilizzo di scarpe errate, come sopracitato, che creano un assetto errato del piede e di tutte le componenti collegate.
    • Fattori esterni come il lavoro. Stare tante ore in piedi in situazioni scomode sovraccarica la postura in maniera errata
    • Essere in sovrappeso fino ad arrivare a soffrire di obesità porta tutte le componenti muscolo-articolari e tendinee ad un forte ed errato stress e sovraccarico, soprattutto a chi deve sostenere tutto il peso in stazione eretta ed in movimento.

È scontato che dove si possono controllare determinate situazioni come l’utilizzo di scarpe corrette, tenere posture che non sovraccarichino in maniera errata il corpo, tenere sotto controllo il peso corporeo e stando attenti, soprattutto per gli sportivi, alle prime avvisaglie di dolore si può prevenire o evitare che peggiori questo stato infiammatorio.

Come si interviene?
Alle prime avvisaglie di dolore è sempre meglio intervenire rapidamente in modo tale che la situazione non degeneri fino magari a diventare cronica. Effettuare una visita medica specialistica è sempre la cosa migliore in modo tale che il medico possa consigliare l’iter migliore al paziente cioè se approfondire tramite esami radiografici, o arrivare nei casi più gravi ad effettuare una risonanza, per escludere magari problemi derivati da una lesione o di natura nervosa. Nella maggioranza dei casi (dove non ci sono lesioni e problemi nervosi) verranno prescritti anti-infiammatori per diminuire ovviamente lo stato infiammatorio delle fibre per poi permettere di effettuare trattamenti strumentali fisioterapici come l’utilizzo delle onde d’urto, manuali massoterapici come i trattamenti alla pianta del piede e l’applicazione magari del taping fino ad arrivare ai classici, per così dire, esercizi di stretching e rinforzo muscolare sia per la volta plantare che per tutto il resto del corpo.
Nei casi più gravi purtroppo si può arrivare anche all’intervento chirurgico.

Nonostante il periodo di chiusura dei centri fitness e sportivi il personale del centro A-CLUB di Savosa è a tua disposizione per consigli e consulenze specifiche. Ci puoi contattare via mail a info@a-club.ch, oppure tramite whatsapp al numero 076 387 29 84.

A cura di Brian Belloni
Massoterapista, Personal trainer e Responsabile Settore Fitness Centro A-CLUB, Savosa
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Questo articolo è stato realizzato da A-Club, non fa parte del contenuto redazionale.
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