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20.08.21 - 10:04
Quanto è importante curare la propria immagine online e offline nell’era post Covid?
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Quanto è importante curare la propria immagine online e offline nell’era post Covid?
Lo rivela Isabella Ratti nel suo ultimo libro.

Siamo tutti concordi che l’ultimo anno e mezzo che ci ha travolti ha profondamente cambiato il nostro modo di vivere, di lavorare e di presentarci in pubblico (digitalmente e in presenza quando è possibile). E ci sono libri, come l’ultimo pubblicato da Isabella Ratti, Consulente d’immagine e Style coach, che già dal titolo “La tua immagine on e offline - La bellezza come strumento di comunicazione nell’era della rivoluzione digitale”, sottolineano come sia diventato importante mostrarci al meglio nelle diverse dimensioni che attraversiamo.

L’abbiamo raggiunta e le abbiamo chiesto di raccontarci più nel dettaglio come ci si deve comportare onlife, secondo la felice espressione coniata dal filosofo Luciano Floridi. Dice Isabella Ratti: «Se fino a qualche tempo fa ci si poteva nascondere dietro “non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace”, oggi non più così: i brand di tutti i settori (e in particolare quelli che sono attivi nel settore della moda) hanno assunto un’autorevolezza crescente agli occhi dei consumatori e, di conseguenza, sono diventati portavoce di un nuovo canone di bellezza che non sempre convince e soddisfa chi acquista. A questo si aggiungono problematiche di tipo sociologico che rendono ancora più importante la capacità di saper utilizzare la propria immagine in maniera coerente con il proprio settore, senza stravolgere la propria personalità e soprattutto trasmettendo i propri valori».

Ma quali sono le strategie che si possono mettere in atto in modo concreto per poter creare un’immagine curata ed efficace?
«Entriamo qui in un ambito ben definito, quello del personal branding, che è soprattutto una strategia, o insieme di strategie, che coinvolgono più canali e competenze online e offline. Un approccio che consente di valorizzare i propri punti di forza senza snaturare le proprie attitudini o la propria immagine. Il libro che vanta molteplici interventi e contributi di esperti, è strutturato come manuale concreto, utile e d’ispirazione per tutti coloro che – come me – vogliono cogliere questa pandemia come un’occasione di rinascita e possono cominciare a farlo proprio dalla propria immagine e dalla strategia di personal branding. Il mio messaggio è molto diretto. Infatti, voglio dire a tutti: non ti scoraggiare, il momento è difficile ma passerà e quando sarà terminato tu sarai una persona diversa, più forte e più determinata. Vivi l’incertezza e sfruttala per trasformarti perché puoi diventare chiunque tu desideri».

Si tratta di un libro che pubblichi con l’editore Flaccovio in scia a “Fashion Marketing”. Isabella, cosa ti ha spinto a pubblicare proprio in éra pandemica un testo che analizza la tua immagine on e offline?
«Da quando, oltre un anno e mezzo fa, è scoppiata la pandemia che – ancora oggi – ci accompagna mi sono fatta guidare da una nota frase di Albert Einstein che recita: «La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi. La creatività nasce dall’angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura. È nella crisi che sorge l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie».
Per questa ragione, mi sono sempre sforzata, nella mia professione di Business Image Expert, di cercare di trovare un lato positivo per ciò che ci accade e la risposta alle tante domande che avevo è stata: posso dare il mio contributo, scrivendo un libro che aiuti le persone a superare le proprie insicurezze, comprendendo quanto sia importante curare la propria immagine professionale sia online sia offline.
Ho, quindi, deciso di scrivere un libro, il secondo dopo “Fashion Marketing – Viaggio alla scoperta dei nuovi modi di fare shopping e dei meccanismi della moda 4.0” e questa volta mi rivolgo a tutti coloro che desiderano comprendere come la valorizzazione della propria immagine possa comportare dei vantaggi concreti sulla propria professione. Il concetto di bello e della sua interpretazione rispetto al contesto culturale di riferimento è un tema di grande attualità in un periodo in cui la rivoluzione digitale ha portato ad uno stravolgimento dei canoni di bellezza».

 

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