La Svizzera è un paese di start up, motivo per cui la giungla delle informazioni è intricata. Tuttavia gli ausili per il processo di costituzione amministrativo, un «male necessario» per molti giovani
Secondo l’Ufficio federale di statistica nel 2013 in Svizzera sono state fondate 12’440 nuove imprese. L’offerta informativa per le start up è conseguentemente ampia: dai processi creativi eccezionali per la ricerca di idee, passando per i più recenti strumenti di comunicazione, fino alle forme di lavoro e ai percorsi più trendy per il miglior flusso di lavoro. In tutto questo, spesso il processo di costituzione amministrativo viene dimenticato o è rimandato fino all’ultimo momento. E così il tempo per una preparazione coscienziosa prima dell’appuntamento presso il notaio spesso si riduce notevolmente.
Prima cosa: avere una visione d’insieme
Vale dunque la pena acquistare dimestichezza con il debito anticipo con le fasi necessarie per iniziare la propria attività commerciale. L’idea di business, se possibile, deve poter essere tradotta in un modello operativo redditizio che includa un business plan e un piano finanziario. Inoltre ci si dovrebbe occupare tempestivamente anche di altri dettagli: quali documenti sono necessari al notaio per l’estratto del registro di commercio e alla banca per il conto per il versamento del capitale?
La visibilità paga
Una coscienziosa procedura da manuale, tuttavia, non sostituisce il test pratico nella vita reale. Si deve anche parlare della propria idea di business e non ci si può sottrarre a feedback diretti e sinceri. È infatti nei colloqui con gli specialisti, i non addetti ai lavori, gli amici e i parenti che è possibile individuare nel modo più rapido le sfide, gli errori concettuali e i trabocchetti: non di rado ne scaturiscono sinergie insperate e nuovi approcci di soluzione.
Suggerimenti interessanti e documenti utili da scaricare sul tema
Concorso #gruenderstorys
Con l’hashtag #gruenderstorys PostFinance ha chiesto consigli e suggerimenti alla community delle start up svizzere su Facebook e Twitter. Insieme all’Istituto per giovani imprenditori IFJ (IFJ) è stato messo in palio un «pacchetto del fondatore» del valore di 5000 franchi.Il premio è stato assegnato alla start up «BabyWave», un servizio di noleggio online per abbigliamento da neonato. Il cofondatore Marc Rauch: «Sviluppare l’idea commerciale nel silenzio della propria cameretta non funziona. Fin dall’inizio abbiamo richiesto molti feedback e messo in discussione il nostro stesso modello di business. Certe volte può fare davvero male. Anche ora per noi è importante avere un partner forte alle spalle, che ci metta criticamente in discussione e ci dia un feedback».