Cerca e trova immobili

UCRAINA / RUSSIA«Mariupol in mani russe». Ma non più di quanto non lo fosse già

21.04.22 - 14:15
La «conquista» formalizzata in un annuncio organico alla strategia di propaganda del Cremlino. E si rivede anche Shoigu.
AFP
Il presidente russo Vladimir Putin e il ministro della Difesa, il generale Sergei Shoigu.
Il presidente russo Vladimir Putin e il ministro della Difesa, il generale Sergei Shoigu.
«Mariupol in mani russe». Ma non più di quanto non lo fosse già
La «conquista» formalizzata in un annuncio organico alla strategia di propaganda del Cremlino. E si rivede anche Shoigu.
La situazione nella città, al netto del blocco imposto da Putin ai suoi militari sul "fronte" dell'acciaieria Azovstal, non appare essere mutata rispetto agli ultimi giorni. In altre parole: Mariupol è sì in mani russe. Come già lo era nei giorni scorsi.

MARIUPOL / MOSCA - Ieri l'ultimatum, caduto nel vuoto. Oggi l'annuncio "in pompa magna". «Mariupol è stata conquistata», ha detto di fronte alla popolazione, in diretta sulla televisione di Stato, il ministro della Difesa Sergei Shoigu al presidente Vladimir Putin.

Virgolettati alla mano, le parole di Mosca hanno fatto all'istante il giro del mondo, reclamando inevitabilmente per sé "copertine" e titoli. In sostanza però, nella città portuale la situazione non sembra aver subito grandi cambiamenti in questi ultimi giorni. E lo conferma anche un'analisi pubblicata dalla corrispondente della Bbc "di stanza" nella capitale russa che commenta l'annuncio parlando di una «macchina propagandistica in forma smagliante».

Una «conquista» funzionale
«Sostanzialmente non è cambiato nulla», anche se Putin ha nel frattempo posto in ghiaccio l'assedio alle acciaierie Azovstal, divenute la roccaforte delle forze ucraine - Kiev parla di circa 2'000 miliziani e un migliaio di civili asserragliati nella struttura -, chiedendo di bloccarne l'intero perimetro. Un colosso industriale che si articola su una superficie di 11 chilometri quadrati, "vascolarizzati" nel sottosuolo da numerosi passaggi e cunicoli. Un assalto rischioso, «non pratico». «Non c'è nessun bisogno di andarsi a infilare in quelle catacombe», ha detto Putin.

La situazione sul campo come visto è la medesima: gli ucraini nell'acciaieria, i russi tutti attorno. E tornando all'annuncio, osserva l'analista, questo si inserisce nella «strategia corrente del Cremlino», fondata sul «dire ai cittadini russi che tutto si sta svolgendo secondo i piani».

Un compito che le televisioni statali della Federazione Russa svolgono con grande zelo, fornendo aggiornamenti infiocchettati di «ottimismo» a cadenza giornaliera. E in questa precisa occasione non va derubricata a semplice formalità la presenza del generale Shoigu, che è stato a lungo "latitante" dalla macchina di propaganda dello Stato Maggiore russo. Scomparso? Caduto in disgrazia agli occhi dello zar? E invece no. O forse, più semplicemente, non più. Perché rinsaldare i ranghi attorno all'esercito ora conta più di qualunque dissapore. E quindi «eccolo, pronto a dare delle buone notizie al suo capo»: la conquista di Mariupol, "finalmente" nelle mani di Mosca. Ma non più di quanto non lo fosse già ieri.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

vulpus 1 anno fa su tio
Si continua a parlare di struttura, ma quì si tratta di un quartiere di ben 11 KM quadrati. Si può pensare che quì l'esercito russo ha fallito. Non sconfitto, ma l'obiettivo di sopraffarlo è fallito. I russi la guerra la sanno fare solo lanciando missili, ma quando vanno sul terreno a combattere per conquistare il territorio subiscono perdite pazzesche . E in patria i famigliari cominciano a porre domande sui loro figli che non riescono più a contattare.

sergejville 1 anno fa su tio
Chissà se Shoigu (o altri) abbiano iniziato ad architettare il modo per frenare (o sbarazzarsi) di questo ex agente del KGB? Magari qualcosa scricchiola al Cremlino. I generali al fronte di sicuro continuano a mandare a Mosca notizie (soltanto) positive; altrimenti salta il posto di lavoro. E forse qualcos'altro. La Grande M. Russia, in fondo, patria del servilismo storico.

seo56 1 anno fa su tio
Putin, criminale di guerra, vigliacco e bugiardo! Pagherai per i tuoi orrendi crimini..

sergejville 1 anno fa su tio
Risposta a seo56
sottoscrivo.
NOTIZIE PIÙ LETTE