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SIRIARaid israeliano in Siria

10.05.18 - 08:48
Le bombe hanno colpito diversi obiettivi militari iraniani: «Quella della scorsa notte è stata la nostra operazione aerea maggiore negli ultimi anni»
Keystone
Raid israeliano in Siria
Le bombe hanno colpito diversi obiettivi militari iraniani: «Quella della scorsa notte è stata la nostra operazione aerea maggiore negli ultimi anni»

DAMASCO - «Quella della scorsa notte è stata la nostra operazione aerea maggiore negli ultimi anni»: lo ha detto in una conferenza stampa il portavoce militare israeliano Jonathan Conricus riferendosi alle «decine» di obiettivi militari iraniani colpiti in Siria.

«Il nostro intento non era di provocare vittime, ma di colpire infrastrutture». Secondo Conricus i danni inflitti «sono molto significativi» e all'Iran occorreranno mesi per ripararli. Da parte sua il ministro della difesa Avigdor Lieberman ha precisato che Israele ha colpito «quasi tutte le infrastrutture iraniane in Siria».

«Spero che questo capitolo sia chiuso e che ognuno abbia avuto il suo messaggio», ha sottolineato aggiungendo che «nessuno dei razzi di Teheran» è riuscito a colpire il territorio ebraico.

Al termine degli attacchi «tutti gli aerei israeliani hanno fatto ritorno alle loro basi», ha affermato il portavoce.

«Abbiamo difeso la nostra sovranità», ha detto ancora Conricus riferendosi al lancio della scorsa notte dalla Siria di 20 razzi iraniani di tipo Grad e Sajer verso le alture del Golan. «Gli ordini di quell'attacco - ha precisato - sono stati impartiti dal generale iraniano Qassem Suleimani. Il loro lanciarazzi era situato a Kisweh, presso Damasco, a circa 30 chilometri dal nostro territorio».

Conricus ha precisato che Israele ha informato tempestivamente la Russia dell'attacco aereo contro le postazioni iraniane in Siria. «Non siamo disposti ad accettare una presenza iraniana a ridosso del Golan e nemmeno in Siria», ha affermato.

Raid discussi con Mosca - La questione dei raid israeliani in territorio siriano è stata discussa nel corso della visita a Mosca del premier israeliano Benyamin Netanyahu, che ieri ha incontrato il presidente russo Vladimir Putin: lo sostiene il vice ministro degli Esteri e rappresentate del presidente russo per il Medio Oriente e l'Africa Mikhail Bogdanov, citato dall'agenzia Interfax.

«Stiamo assistendo a un'escalation, a uno scambio di attacchi tra iraniani e israeliani, e questo ci rammarica», ha detto Bogdanov precisando che «il primo ministro israeliano ha visitato Mosca appena ieri e la questione è stata sollevata».
 
 Lavrov: «Chiediamo la ripresa dei negoziati di Ginevra» - «La Russia chiederà l'immediata ripresa dei negoziati di Ginevra» sulla crisi siriana: lo ha dichiarato il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov in una conferenza stampa a Mosca dopo l'incontro con il suo omologo tedesco Heiko Maas. 

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