CANADAFurgoncino sulla folla, il conducente ai poliziotti: «Uccidimi»

TORONTO - La persona che nella giornata di ieri ha travolto la folla salendo su un marciapiede a Toronto con un furgoncino si chiama Alek Minassian. Lo studente armeno di Richmond Hills, un sobborgo settentrionale della città. Il ministro Ralph Goodale ha parlato di un caso isolato.

Voleva farsi uccidere - Il 25enne è stato trovato e arrestato poco lontano dal luogo della strage che ha provocato 10 morti e 15 feriti, fermo davanti a un negozio a circa un chilometro di distanza. Circondato dagli agenti ha invitato questi ultimi a sparargli. «Uccidimi, sparami alla testa», queste le sue parole. Le forze dell’ordine sono riuscite a controllare la situazione, bloccandolo senza sparare un colpo.

Non si esclude nessuna pista - Questi comportamenti hanno indotto le autorità a pensare che Minassian volesse farsi uccidere dalla polizia, il giovane potrebbe avere problemi mentali. Gli inquirenti sono comunque cauti sulle motivazioni del gesto, la pista terroristica non è stata completamente esclusa, anche se si ritiene che la sicurezza nazionale non sia in pericolo. Il G7 che si sta svolgendo in città continuerà senza cambiamenti di programma.

I media hanno riportato la notizia secondo cui lo studente in passato avrebbe avuto contatti online con Elliot Rodger, autore del massacro di Santa Barbara nel 2014. «Stiamo ancora raccogliendo informazioni e appena possibile le condivideremo con i canadesi», ha detto il premier canadese Justin Trudeau.

«Pedoni spazzati via uno a uno» - I testimoni hanno riferito all'AFP di aver visto i pedoni spazzati via uno dopo l'altro dal furgoncino a noleggio, tra le importanti Yonge Street e Finch Avenue East. «Ho pensato prima a una consegna, ma stava andando molto veloce, sul marciapiede», ha raccontato Nana Agyeman-Badu. La cinquantenne ha poi visto una donna travolta vicino a una pensilina, le cui pareti sono crollate. «L’ho soccorsa mentre il camioncino continuava la sua corsa, continuava, continuava».