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RUSSIAAllargamento dei confini: «Tutto regolare. La Russia può farlo»

23.05.24 - 06:30
Il professore di diritto internazionale Robert Kolb chiarisce quanto annunciato dal ministero della Difesa russo
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Allargamento dei confini: «Tutto regolare. La Russia può farlo»
Il professore di diritto internazionale Robert Kolb chiarisce quanto annunciato dal ministero della Difesa russo

MOSCA - Mercoledì il ministero della Difesa russo ha proposto di modificare la frontiera esterna del territorio marittimo della Russia nella regione occidentale di Kaliningrad, la lingua di terra extra-territoriale russa incastonata tra Polonia e Lituania.

Se il parlamento russo approvasse il progetto, si andrebbe a stabilire «un sistema di linee di base sulla parte meridionale delle isole russe, situate nell'est del golfo di Finlandia», consentendone «l'utilizzo come acque territoriali», ha riferito l'agenzia russa Tass. «Ciò modificherà la frontiera marittima dello Stato russo».

Per spiegare la necessità di questo cambiamento, il ministero della Difesa ha fatto sapere che le precedenti coordinate geografiche - registrate sulla base di mappe di navigazione che si basano su ricerche del XX secolo - «non corrispondono pienamente alla situazione geografica attuale» e «non consentono di determinare il confine esterno delle acque territoriali».

La notizia è stata ripresa dalle principali testate giornalistiche occidentali, e allora la domanda è sorta spontanea: il Cremlino ha il diritto di imporre unilateralmente tale decisione? Lo abbiamo chiesto a Robert Kolb, professore di diritto internazionale all'Università di Ginevra.

«Per determinare le linee di base sì», dichiara il professore. «Uno Stato può fissare unilateralmente – entro i limiti dettati dal diritto internazionale – la frontiera esterna del suo mare territoriale verso il largo. Non può, invece, unilateralmente delimitare le sue frontiere marittime verso altri Stati. Nella fattispecie, sembra trattarsi soltanto della prima ipotesi; dunque un’azione unilaterale è concessa dal diritto».

Mercoledì mattina una fonte militare-diplomatica russa ha infatti chiarito la situazione, specificando che il Paese non intende «assolutamente rivedere la linea del confine di Stato russo nel Baltico», ma unicamente la sua frontiera marittima esterna. E questo senza intaccare i territori marittimi degli Stati limitrofi. Dichiarazione tuttavia interpretata come «un'operazione volta a diffondere paura, incertezza e dubbi sulle reali intenzioni» di Mosca nella regione, ha commentato il ministro degli Esteri lituano Gabrielius Landbergis.

Le autorità lituane hanno convocato un rappresentante della Federazione russa «per ottenere una spiegazione completa».

Contrariamente a quanto affermato dalle autorità lituane, il primo ministro finlandese Petteri Orpo ha fatto sapere di «non vedere motivo di maggiore preoccupazione» e che «le autorità finlandesi sono sempre state in contatto con la Russia attraverso i canali diplomatici».

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