Cerca e trova immobili

RUSSIAQuanti Putin online, ma non quello vero

11.04.22 - 21:30
Il web e i social media sono pieni di profili finti e di persone che si immedesimano nel Presidente russo
IMAGO
È Putin, o non è Putin?
È Putin, o non è Putin?
Quanti Putin online, ma non quello vero
Il web e i social media sono pieni di profili finti e di persone che si immedesimano nel Presidente russo
Ci sono dietro dei fan, o degli individui con uno scopo preciso? Scoprirlo è difficile, ma è chiaro che diffondono tutti determinate idee

MOSCA - Vladimir Putin è uno dei pochi leader mondiali che non ha né una pagina Facebook, né Twitter, né Truth. Il leader, insomma, non è proprio presente sui social media.

«Non ne ha bisogno, non gli danno niente che non abbia già», ha dichiarato in passato un suo portavoce. Eppure, facendo una semplice ricerca, si trovano numerosi profili a suo nome. Milioni di persone possono regolarmente visualizzare dei post e delle foto che ritraggono il presidente russo come sorridente, benevolo e amante della pace, spesso in compagnia di animali o bambini.

Si tratta di fan, o di individui con uno scopo preciso? Non è affatto semplice scoprirlo, e la risposta sta probabilmente nel mezzo.

Fino a tre milioni di seguaci
In alcuni casi, come riportato da un'analisi della Bbc insieme all'Institute for Strategic Dialogue (Isd), queste pagine "fake" hanno pure un discreto successo. Un profilo in particolare, su Facebook, ha raggiunto oltre tre milioni di seguaci prima di venir oscurato proprio per «impersonificazione», all'inizio della guerra in Ucraina.

Creata e incentrata gli scorsi anni sul Covid, questa pagina "Vladimir Putin" di un misterioso proprietario (situato, secondo la sezione trasparenza della pagina, tra Russia e Lettonia) ha iniziato a pubblicare messaggi che amplificavano il punto di vista del Cremlino sulla guerra, e molti tra coloro che commentavano sembravano credere che fossero davvero le parole del presidente russo.

Oltre ad essere popolari, queste pagine e questi gruppi sono anche molto attivi. Nell'ultimo mese, i ricercatori hanno contato la pubblicazione di oltre 16'500 post, che hanno ottenuto più di 3,6 milioni interazioni. 

Attività sospette
Analizzare più nel dettaglio gli amministratori dei gruppi ha però rivelato alcune attività insolite. Ad esempio, è emerso che molti dei fan elencati come amministratori dei gruppi hanno degli altri account duplicati, sotto lo stesso nome. Spesso, pubblicano poi contenuti (spesso uguali) nello stesso esatto momento in pagine diverse.

Questi utenti, poi, si seguono generalmente l'un l'altro e postano una caterva di messaggi positivi, per dare l'impressione che una certa idea ha un più ampio sostegno popolare di quanto ne abbia in realtà.

«Terreno fertile»
«Queste pagine sono terreno fertile per raccogliere sostegno, a favore del Cremlino, a livello internazionale», ha commentato all'emittente britannica Nika Aleksejeva, ricercatrice del Digital Forensic Research Lab (DFRLab), il laboratorio specializzato in disinformazione del think tank Atlantic Council. Ad esempio, come in questo caso, permettono di «costruire il sostegno pubblico nei paesi stranieri per la cosiddetta "operazione militare in Ucraina" della Russia», almeno finché «non vengono oscurati dalle principali piattaforme di social media».

Per raggiungere più persone, poi, ci sono pagine in diverse lingue: oltre al russo, all'inglese, c'è chi pubblica contenuti in arabo, per raggiungere utenti di diversi Paesi. A tal riguardo, DFRLab ha documentato la presenza di un account di un "imitatore" di Putin che postava in arabo e aveva persino pagato per le pubblicità rivolte agli utenti in diversi Paesi nordafricani. La pagina aveva più di un milione di seguaci, ma da allora è stata cancellata.

Seppur legami evidenti con il Governo russo non ci siano, e contattare i proprietari delle pagine è praticamente impossibile, ciò che è chiaro è che nella rete dei social vi è un vero e proprio esercito virtuale di Vladimir Putin, che diffonde l'opinione del Cremlino a livello internazionale.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 
NOTIZIE PIÙ LETTE