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EUROPAIl primo maggio nel mondo tra manifestazioni e guerriglia

01.05.10 - 15:42
Rivendicazioni sociali e salariali, proteste e solidarietà nelle piazze di tutto il mondo
KEYSTONE AP Angel Navarrete
Il primo maggio nel mondo tra manifestazioni e guerriglia
Rivendicazioni sociali e salariali, proteste e solidarietà nelle piazze di tutto il mondo

BRUXELLES - Lavoratori europei e non solo in piazza per il primo maggio. Una festa che non solo in Grecia si è però trasformata in teatro di scontri fra manifestanti e polizia.

Germania - Da Amburgo, già nella notte tra venerdì e sabato, sono arrivate immagini di guerriglia: gruppi di dimostranti hanno acceso falò nelle strade e con l'intervento delle forze dell'ordine si è scatenato il caos. Nove le persone arrestate. Stesse scene sabato  mattina, pietre lanciate e cassonetti dati alle fiamme per le strade della città tedesca, con 17 agenti di polizia rimasti feriti.

Russia - Coloratissima e pacifica la manifestazione che ha portato migliaia di persone in piazza a Mosca. Bandiere di diversi schieramenti politici, rappresentanti di fazioni avverse per un giorno tutti insieme. "Giorni come questi ci uniscono e mostrano il meglio della nostra nazione", spiega Valetina Pominova, del partito pro-Cremlino "United Russia". Il partito comunista russo, secondo per grandezza nel Paese, manifesta con bandiere rosse e immagini di Lenin e Stalin. In tutta la giornata, prevedono i media, saranno oltre un milione e mezzo le persone che prenderanno parte a diverse mobilitazioni in tutto il Paese.

Filippine - Festa ma soprattutto protesta nelle Filippine, a Manila, dove in migliaia sono scesi in piazza per chiedere al Governo di proteggere lavoro e lavoratori. "Abbiamo deciso di prendere parte alla manifestazione del primo maggio per fare capire come ci sentiamo. Siamo contro la politica du questo governo nei confronti dei lavoratori".

Turchia - Una giornata speciale questo primo maggio anche in Turchia, dove in questa giornata per la prima volta in oltre tre decenni si manifesta a piazza Taksim, nel cuore di Istanbul. Proprio in questa piazza 33 anni fa, nel 1977 sconosciuti, probabilmente militanti di estrema destra,  aprirono il fuoco sui dimostranti. Fu una carneficina, molti morirono schiacciati dalla folla in preda al panico, con un bilancio finale di 34 morti. Rigidi i controlli da parte delle forze dell'ordine, 22mila gli agenti dispiegati per un corteo organizzato da sindacati, partiti politici e Ong.

Foto apertura: KEYSTONE AP Angel Navarrete

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