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SPORTSci di fondo, più di uno sport

27.01.17 - 07:50
Fatica e determinazione si misurano con questa disciplina: ecco alcuni suggerimenti per avvicinarsi ad essa
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Sci di fondo, più di uno sport
Fatica e determinazione si misurano con questa disciplina: ecco alcuni suggerimenti per avvicinarsi ad essa

LUGANO - Per qualcuno è una religione, più che un semplice sport. Lo sci di fondo mette chi lo pratica in contatto con sé stesso forse più di qualunque disciplina meditativa: quando la fatica arriva, le gambe si fanno pesanti nella neve e le braccia si appoggiano sui bastoncini, più che spingere su di esse, ci si confronta davvero con i propri limiti, con la propria voglia di raggiungere un obiettivo. Sono poche le discipline che permettono di toccare questo stadio di consapevolezza di sé e questo spiega perché chi inizia con lo sci di fondo fatica poi ad abbandonarlo, continuando a praticarlo anche in età a cui, normalmente, si smette con lo sport agonistico. La gara, in realtà, è solo un contorno: ecco perché lo sci di fondo può essere praticato da tutti, a qualunque età, ed ecco perché ci si può avvicinare ad esso in qualunque momento.

Naturalmente, bisogna prendere delle precauzioni. Bisogna iniziare con tratti di percorso e con allenamenti blandi, per poi aumentare lentamente lunghezza e intensità delle sessioni di training. È necessario, soprattutto, attrezzarsi a dovere, perché faticare nel freddo non è la stessa cosa che faticare sotto il sole. L’elevato dispendio di energie a cui lo sci di fondo obbliga, infatti, presuppone un’attenta cura nella scelta dei materiali con cui ci si allena. In primis, bisogna distinguere tra le due categorie del fondo, la classica e lo skating: per chi inizia ora questo sport, dunque, è bene scegliere degli sci modello “combi”, ovvero di lunghezza media e con punte molto basse, che si adattino bene ad entrambe le categorie.

A differenza dello sci alpino, nello sci di fondo i bastoncini devono esser estremamente flessibili, per attenuare la fatica e dare una spinta migliore durante la marcia. Occhio alla misura, quella giusta si calcola così: stando in piedi, bisogna stendere il braccio lateralmente rispetto al corpo; avvicinando il bastoncino, la sua altezza deve combaciare esattamente con l’ascella. Gli attacchi degli scarponi devono essere solidi e non fare gioco con lo scarpone stesso, altrimenti la fatica aumenta. Lo scarpone, poi, deve calzare perfettamente e deve tenere ferma la caviglia durante la spinta. Infine la tuta: scegliete una ad alta traspirazione, altrimenti rischiate di trasformare i vostri indumenti in una fornace nella neve.

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