Il partito repubblicano starebbe preparando una serie di indagini volte al mantenimento della maggioranza alla Camera dei rappresentanti
WASHINGTON - In caso di vittoria Hillary Clinton potrebbe diventare il primo presidente americano a diventare subito oggetto di inchiesta da parte del Congresso dai tempi di George Bush padre.
Il partito repubblicano infatti, nella speranza di mantenere la maggioranza almeno alla Camera dei rappresentanti, starebbe preparando una serie di potenziali indagini contro la ex first lady: da quella sul famigerato account privato di posta elettronica a quella sull'attivita' della Fondazione Clinton, passando per l'attentato di Bengasi del 2011 e i rapporti con le grandi banche per cui Hillary ha tenuto molti discorsi pagati profumatamente.
Tutti dossier - sottolineano i media Usa - che non sembrano ostacolare la corsa di Clinton verso la Casa Bianca, ma che dopo l'8 novembre non potranno sparire magicamente. Con i repubblicani divisi da Donald Trump che potrebbero ritrovare la loro unita' proprio attorno ad un'azione contro la Clinton portata avanti in Congresso. Una cosa che non è accaduta né a Bill Clinton, George W. Bush o Barack Obama che furono eletti con i rispettivi partiti che avevano la maggioranza in entrambe i rami del Congresso.