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BELLINZONAMarco Ottini sotto inchiesta

24.11.09 - 09:55
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Marco Ottini sotto inchiesta

BELLINZONA - E' stata aperta una inchiesta amministrativa nei confronti di Marco Ottini, municipale del PLRT a capo dell'istruzione e sostituto comandante.

Come si legge oggi sui quotidiani locali la Delegazione consortile, presieduta da Stefano Mossi, ha avviato una inchiesta amministrativa. Dalla memoria del computer del municipale risulterebbe che Ottini avrebbe trascorso le sue giornate in ufficio occupandosi più di impegni extralavorativi (70,6%) che di questioni professionali (29,3%).

E' lo stesso Marco Ottini a dare notizia dell'avvio dell'inchiesta che ha incontrato ieri pomeriggio, insieme al suo avvocato Luca Zorzi, la Delegazione.

Come scrive il Giornale del Popolo Tra Ottini e i vertici ella Protezione civile non corre buon sangue. A due riprese Marco ttini si era cnandidato al posto di comandante e a due riprese gli era stato negato l'avanazamento.

Come scrive il CdT Ottini ha affermato: "Voglio fare chiarezza su quanto mi sta succedendo anche perché bisogna che si sappia come può essere trattato un dipendente pubblico con 24 anni di carriera che ha svolto la sua professione con il cuore e a piena soddisfazione di cui ha beneficiato dei suoi servizi. Per fortuna ho le spalle larghe, i miei figli sono già indipendenti e sono certo che alla fine otterrò ragione di fronte ad accuse che sono del tutto ingiustificate. In situazioni come queste è facile lasciarsi andare con gravi conseguenze psicofische, ma non mi succederà. Dimostrerò l'infondatezza degli argomenti della Delegazione e, nelle debite sedi, tutelerò la mia personalità e la mia professionalità".

Ottini si sente vittima di Mobbing: "Monitornado il mio computer a mia insaputa da giugno al 23 settembre e impedendomi di fare una copia della memoria del PC prima che venisse prelevato mentre non ero in ufficio -la Delegazione ha dimostrato di non avere alcun rispetto né per la legge sulla privacy - sottolinea Marco Ottini. Il clima è da inquisizione e non posso accettarlo. Non ho fatto nulla di male né per la legge sulla privacy".

Ottini giudica la situazione in un clima da in inquisizione: "Non posso accettarlo. Non ho fatto nulla di male né arrecato danno ai cittadini. Lo dimostrerò nell'ambito dell'inchiesta ingiustamente avviata a mio carico. Intanto continuerò a svolgere il mio lavoro certo che questa situazione si chiarirà".

Come scrive LaRegioneTicino Stefano Mossi, presidente della Delegazione consortile auspica una conclusione rapida dell'inchiesta amministrativa, "compatibilmente con tutte le influenze esterne". Mossi non è entrato nei dettagli per attenersi al segreto d'ufficio. ma ha spiegato cosa prevede il Regolamento organico del consorzio: "Quando un dipendente assume una carica pubblica (in questo caso quella di municipale) è necessaria l'autorizzazione dell'autorità di nomina, che in questo caso è la delegazione consortile. Quando un anno e mezzo fa è stato eletto municipale, l'ha ottenuta alle condizioni previste".

Si parla per esempio di al massimo 130 ore l'anno da dedicare a impegni per cariche pubbliche. "Ma il problema emerso no è legato alla sua attività di municipale", rileva Mossi senza voler aggiungere altro".    
 

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