Il pubblico ministero Silvio Franz ha voluto precisare alcuni aspetti riguardanti l'acquisto dell'albergo Holiday Inn di Lugano
GENOVA - È durato quasi cinque ore l'interrogatorio di Davide Enderlin, il ticinese coinvolto nell'inchiesta sulla maxi truffa ai danni dell'istituto italiano Carige.
È quanto indica l'agenzia di stampa Ansa. Enderlin è stato interrogato dal pubblico ministero Silvio Franz che coordina l'inchiesta con l'aggiunto Nicola Piacente.
"È stato un interrogatorio di precisazioni di alcuni aspetti - ha sottolineato il suo legale, l'avvocato Giordano Balossi - in particolare del giro di soldi usati (sedici milioni di euro) per l'acquisto dell'albergo Holiday Inn di Lugano. C'erano delle incongruenze sul finanziamento ricevuto e l'acquisto perché il finanziamento era stato fatto in franchi mentre l'acquisto in euro e non tornavano i conti, ma anche questo aspetto è stato chiarito".
Secondo gli inquirenti, il ticinese avrebbe aiutato il gruppo capeggiato dall'ex presidente di Carige a riciclare in Svizzera parte dei proventi delle truffe commesse. La settimana prossima il legale di Enderlin potrebbe chiedere l'attenuazione della misura cautelare.
ats