L'uomo è indagato per traffico illecito d'oro tra Arezzo e il Ticino
LUGANO - Il ricorso di un ticinese indagato in Italia per traffico illecito d'oro tra Arezzo e il Ticino è stato respinto dalla Corte dei reclami penali del Tribunale penale federale.
L’uomo, residente nel Mendrisiotto,- come riferisce la Rsi - si era opposto all'esecuzione della rogatoria richiesta dagli inquirenti italiani e al blocco dei suoi conti bancari.
L'indagine preliminare sul caso chiamato Fort Knox si era conclusa con la notifica a 62 persone. Gli inquirenti fino ad ora hanno ricostruito un giro durato 16 mesi per oltre 4 tonnellate di oro per un giro d'affari di 183 milioni di euro.
Il metallo proveniva dai "compro oro" e da attività illecite e veniva introdotto in Ticino per mezzo di corrieri, utilizzando autovetture dotate di doppi fondi. Qui si trasformava l'oro in prodotto da investimento. A capo di questa organizzazione criminale, stando alla Procura di Arezzo, vi sarebbe proprio il ticinese 66enne residente nel Mendrisiotto.