L’autopsia sui corpi dei due piloti ticinesi non chiarisce tutti i dubbi, ma è probabile siano morti sul colpo
COMO – La dinamica dell’incidente di domenica, che è costata la vita ai due ticinesi nel rally di Carlazzo, pare chiara. Una sbandata. Lo scontro contro un muretto. Un testacoda e un nuovo violento impatto contro il guardrail. Ma l’autopsia sui corpi delle due vittime ticinesi, svolta a tempo di record, non dissolve tutti i dubbi sulla loro morte.
La Procura lariana – come riporta il sito online della Provincia di Como – ha deciso di aprire un’inchiesta per capire se i due ticinesi, il pilota Stefano Campana e il navigatore Robin Munz, siano morti a causa dell’impatto oppure per colpa dell’incendio del loro veicolo.
In base ai primi risultati delle indagini – come sottolinea il sito Espansione tv – i due piloti sarebbero morti sul colpo a causa del tremendo impatto. L’ipotesi, se confermata, potrebbe portare ad una veloce conclusione del caso. Infatti non sarebbe più necessaria la perizia sull'automobile per capire se tutti i dispositivi di sicurezza fossero in ordine. In ogni modo, la Procura di Como ha dato il via libera ai funerali delle due vittime.