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LUGANORicerca targata Cardiocentro sulla prima pagina di "Cardiovascular Research"

23.09.14 - 10:33
Ricerca targata Cardiocentro sulla prima pagina di "Cardiovascular Research"

LUGANO - “Cardiovascular Research”, organo ufficiale della Ricerca della Società Europea di Cardiologia, è tra le riviste più prestigiose della cardiologia internazionale, voce autorevole e cassa di risonanza per le ricerche più promettenti nella sfida alla malattia cardiaca, principale causa di mortalità nei paesi industrializzati.

 

Pubblicare su “Cardiovascular Research” rappresenta “un traguardo e una consacrazione per tutti i gruppi di ricerca e gli istituti che nel mondo investono risorse ed energie in questo ambito della medicina. Si capisce anche come trovare addirittura in copertina del numero di settembre una ricerca interamente svoltasi presso il SIRM (Swiss Institute for Regenerative Medicine) da ricercatori del Cardiocentro (con importanti collaborazioni internazionali) sia motivo di giustificato orgoglio e di grande soddisfazione”.

 

“La ricerca pubblicata su ‘Cardiovascular Research’ – spiega il Prof. Moccetti, Direttore scientifico del Cardiocentro – è condotta dal nostro Laboratorio di Biologia Molecolare, in forza presso il SIRM di Taverne, e in particolare dal Dr. Lucio Barile, con la collaborazione della Dr.ssa Elisabetta Cervio e sotto la guida del Prof. Giuseppe Vassalli. Credo poi che sia doveroso riconoscere il ruolo e l’importanza del SIRM, che ha offerto e offre alla ricerca il migliore terreno di coltura”.

 

“Al di là della soddisfazione per il nostro lavoro – continua il Prof. Moccetti – è tuttavia importante sottolinearne soprattutto il valore scientifico nel contesto della medicina rigenerativa. Gran parte della ricerca in ambito cardiovascolare, nel mondo e anche qui al Cardiocentro, si pone infatti come obiettivo quello di rigenerare il tessuto cardiaco in seguito a un infarto. Studiando una ‘nuova’ famiglia di cellule staminali progenitrici residenti nel cuore stesso, i nostri ricercatori hanno scoperto che queste cellule producono delle microvescicole la cui funzione è quella di traghettare fattori ‘umorali’ in grado di proteggere il cuore durante l’evento ischemico che causa l’infarto. Il valore scientifico della ricerca sta soprattutto nel fatto che essa offre un nuovo scenario e apre una nuova strada: non più ‘solo’ trapianto di cellule, ma anche trapianto diretto dei fattori ‘umorali’ prodotti dalle cellule staminali”.

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