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SVIZZERA / CANTONESolvibilità, Lugano declassata

26.06.14 - 15:46
La maggior parte delle città svizzere mantiene la valutazione relativa alla loro solvibilità emessa dalla Banca cantonale di Zurigo. Fanno eccezione Winterthur e la città sul Ceresio
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Solvibilità, Lugano declassata
La maggior parte delle città svizzere mantiene la valutazione relativa alla loro solvibilità emessa dalla Banca cantonale di Zurigo. Fanno eccezione Winterthur e la città sul Ceresio

ZURIGO - La maggior parte delle città svizzere mantiene la valutazione relativa alla loro solvibilità emessa dalla Banca cantonale di Zurigo (ZKB); solo Lugano e Winterhur sono state declassate. La situazione finanziaria tesa in diversi centri e la questione della futura imposizione delle imprese hanno però accresciuto l'incertezza.

 

La valutazione della maggiore città elvetica, Zurigo, che con prestiti di 5,22 miliardi di franchi è anche chiaramente la città più indebitata, resta invariata ad AA con prospettive stabili. In base alla classifica presentata oggi a Zurigo, beneficiano della stessa "nota" anche Berna, Friburgo, Ginevra, Frauenfeld e San Gallo. Il capoluogo turgoviese si è visto ritoccare le prospettive da "stabili" a "positive", mentre per San Gallo sono state portate da "stabili" a "negative".

 

Ma la ZKB attribuisce il rating migliore, ossia AA+, ad Aarau, Thun, Uster, Soletta e Lucerna. Le prospettive rimangono stabili per tutte eccetto per la città sulla Reuss (da "stabili" a "negative"). Ricevono poi la "nota" AA- con prospettive stabili Bienne (BE), Coira, Emmen (LU), Köniz (BE), Sciaffusa nonché Winterthur. Quest'ultima, da tempo interessata da una situazione finanziaria difficile, è però stata declassata dal precedente "AA con prospettive negative".

 

Come l'anno scorso dispongono poi della valutazione A+ con prospettive stabili La Chaux-de-Fonds (NE), Losanna e Neuchâtel. Anche Lugano ha un A+, tuttavia con prospettive negative. L'anno passato la città sul Ceresio, con prestiti per 320 milioni di franchi, beneficiava ancora di un AA-. Peter Gasser, specialista di prestiti presso la ZKB, ha motivato il declassamento con il fatto che Lugano presenta una chiara sottocopertura della cassa pensione e che con la fusione sono stati inglobati comuni con elevati debiti.

 

"La solvibilità delle città dovrebbe grosso modo restare invariata fintanto che l'economia svizzera rimane com'è ora", ha affermato Gasser. La terza riforma dell'imposizione delle imprese, di cui si sta attualmente discutendo, rappresenta però un importante fattore d'incertezza: le città temono una notevole flessione delle entrate fiscali.

 

Per la ZKB anche lo sviluppo demografico pone rischi: l'invecchiamento della popolazione pesa sulle casse pensioni e la crescita delle città richiede costantemente nuovi investimenti di vario genere. Inoltre le misure di risparmio cantonali possono avere effetti negativi sulle città e sulla loro solvibilità.

 

Ats

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