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CANTONELo svizzero in mutande? È un barista di Legnano

26.06.13 - 14:01
Pierre Rusconi: "I ticinesi forse non si sentivano di mettersi in mutande, gli italiani sono più portati, per natura".
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Lo svizzero in mutande? È un barista di Legnano
Pierre Rusconi: "I ticinesi forse non si sentivano di mettersi in mutande, gli italiani sono più portati, per natura".

LUGANO - Ve lo ricordate lo svizzero, capello brizzolato e pizzetto, rimasto in mutande per la campagna dell'Udc contro la disoccupazione giovanile, ma soprattutto contro il frontalierato? Lo chiamano "Nasta", ed è il gestore italianissimo di un noto bar di Legnano, in provincia di Milano. E gli altri protagonisti della campagna? E il fotografo? Tutti italiani residenti in Italia.

"Li ha trovati il fotografo con il quale ho collaborato per la campagna, Luca Rossato", ci spiega Michel Ferrise, direttore dell'agenzia pubblicitaria che ha creato, oltre a "Siamoinmutande.ch", anche la campagna di “Bala i ratt”. Proprio da Ferrise scopriamo che anche il fotografo, tra l'altro, è italiano. "Con Luca collaboro da tempo. È stato lui a selezionare gli attori per la campagna. Non sono andato ad indagare sulla loro provenienza, ma non mi risulta che fossero frontalieri. Per il resto non vedo il problema di utilizzare degli italiani".

Dello stesso avviso, però, non è Pierre Rusconi: "Era molto meglio se fossero stati Ticinesi, è chiaro. L'Udc, tuttavia, non ha nessuna responsabilità in questo. Noi abbiamo solo commissionato il lavoro a Ferrise, è lui, nel caso, che deve rispondere di questo".

D’altra parte il Consigliere Nazionale non sembra particolarmente turbato dalla cosa, per lui , infatti, il valore della campagna non muta di una virgola: "In ogni caso è il simbolismo quello che conta, non chi porta le mutande - scherza Rusconi -. Magari Ferrise non ha trovato nessuno disposto a posare in quelle condizioni. Da noi la gente è più schiva, o ha molto meno bisogno forse". E non manca di lanciare la frecciatina al popolo italiano: "I ticinesi forse non si sentivano di mettersi in mutande, gli italiani lo sono più portati, per natura".

L'ironia, però, a volte non basta. L'elettore, a questo punto, potrebbe sentirsi persino preso in giro e questo Rusconi lo sa bene: "Il paradosso c'è, ma non dipende minimamente dall'Udc, è una scelta che ha fatto Ferrise. La prossima volta, lo prometto, la campagna la faremo senza mutande. Così non si pone più il problema".

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