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BREGANZONA«La mia serenata rap al funzionario che ci ha traditi»

14.06.19 - 09:33
Naveed, il giovane pakistano a cui le autorità danno la caccia, si è dovuto nascondere. Nessuno sa dove sia. Mariella, la sua promessa sposa, se la prende in un video social con lo Stato. Ecco come
«La mia serenata rap al funzionario che ci ha traditi»
Naveed, il giovane pakistano a cui le autorità danno la caccia, si è dovuto nascondere. Nessuno sa dove sia. Mariella, la sua promessa sposa, se la prende in un video social con lo Stato. Ecco come

BREGANZONA – E alla fine Naveed se n’è dovuto andare. Almeno provvisoriamente. La polizia, d’altra parte, era sulle sue tracce. Per evitare di essere rimpatriato, il 25enne pakistano ha giocato d’anticipo. È fuggito senza dare punti di riferimento. Nessuno sa dove si trovi al momento. Neanche Mariella, la sua fidanzata di 28 anni, di passaporto svizzero e italiano, con cui viveva a Breganzona. «Dovevamo sposarci. Ma un funzionario statale ci ha ingannati. Non lo perdono».

Una tesi mai presa sul serio – Ennesimo triste capitolo di una storia drammatica. Da una parte il giovane pakistano e la sua fidanzata. I due si sono conosciuti sul web e stanno insieme da circa tre anni. Dall’altra, le autorità rossocrociate che, verosimilmente, non hanno mai creduto alla tesi raccontata da Naveed. Il 25enne ha sempre sostenuto di rischiare la vita tornando nel suo Paese d’origine, a causa del suo passato nell’esercito locale.

La fiammella della speranza – Nonostante una lunga serie di rifiuti, per Naveed a un certo punto sembrava essersi riaccesa la fiammella della speranza. Ad aprile dall’Ufficio cantonale della migrazione gli era arrivato un documento che, almeno in linea teorica, gli avrebbe permesso di sposarsi con Mariella. I due si erano detti anche disposti a lasciare la Svizzera dopo le nozze, nel caso in cui fosse stato necessario.

Il matrimonio necessario – «Ho anche la cittadinanza italiana – aveva ricordato Mariella –. Possiamo andare in Italia. Ma prima dobbiamo sposarci in Svizzera. Altrimenti Naveed, che non ha le carte in regola neanche per stare in Italia, non potrebbe comunque seguirmi».

False promesse – La 28enne nel frattempo si è sfogata sui social, dedicando una serenata rap al funzionario che, a suo dire, le avrebbe mentito. «Ci aveva promesso che con quel documento tutto sarebbe andato a posto. Mi sento presa in giro, ferita nella mia dignità. È giusto che la gente sappia quello che stiamo passando. Sono stufa di stare male. All’inizio pensavano che la nostra sarebbe stata una coppia di mantenuti. Ma abbiamo dimostrato in tutti i modi di volere lavorare».

L’altra campana non suona – Non sapremo mai qual è la versione dell’altra campana. Perché il Dipartimento delle istituzioni su queste situazioni è categorico: non ci si esprime su casi specifici. Quello che appare certo è che l’ipotesi del matrimonio per ora sfuma. La coppia dovrà soffrire ancora. «Naveed è stato costretto a lasciare la Svizzera a inizio maggio – spiega Mariella –. Al momento non so neanche dove sia esattamente. Sono affranta e delusa. Ci amiamo e vogliamo un futuro insieme».

L’appello – Mariella vive in un costante stato di agitazione. «Non avendo notizie di Naveed, non so come stia. Ho paura che gli capiti qualcosa. Anche chi mi ha promesso menzogne se ne deve rendere conto. Spero davvero che le autorità mettano una mano sul cuore. E tornino sui loro passi».

 

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