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I soldi appartengono a Yuriy Ivanyuschchenko, il secondo ucraino più influente nel 2011 dopo l’allora presidente Yanukovich. Su di lui un’inchiesta penale
LUGANO - C’è un “tesoro” ucraino bloccato su due conti svizzeri, tra Lugano e Zurigo, che ammonta a 72 milioni di franchi. I soldi - come riferisce il Caffè - appartengono a Yuriy Ivanyuschchenko, braccio destro dell’ex presidente Viktor Yanukovich.
Nel 2011 Ivanyuschchenko è stato collocato al secondo posto nella classifica dei cento ucraini più influenti. Quando nel 2014 il presidente è stato destituito, anche il suo nome è finito nella lista delle sanzioni.
Nel 2014 il Ministero pubblico della Confederazione ha aperto nei suoi confronti un’inchiesta penale. L’anno successivo la procura ucraina ha aperto un’inchiesta per appropriazione indebita e arricchimento illegale: pare che i soldi provengano dalla vendita di quote di emissioni di Co2. Denaro che, dopo essere transitato in conti offshore, sarebbe arrivato in Svizzera, spartito tra Zurigo e Lugano.
I soldi resteranno bloccati fino a quando il procedimento penale non verrà chiuso.
