La Lega dei Musulmani in Ticino si difende dopo l'operazione di polizia che ha portato all'arresto di un presunto reclutatore dell'Isis
LUGANO - Dopo il maxi intervento di polizia che ha portato all'arresto di un presunto reclutatore dell'Isis, la Lega dei Musulmani in Ticino si difende assicurando che l'intervento, durante la quale sono stati effettuati dei controlli nella moschea di Viganello, non aveva tra i suoi obbiettivi né la suddetta moschea, né il suo imam.
La Lega dei Musulmani in Ticino, tramite il suo presidente Gasmi Slaheddine, conferma inoltre di non avere «niente che vedere con il radicalismo e il terrorismo», riservandosi il «diritto di perseguire legalmente tutti quelli che propagheranno false informazioni».