È polemica dopo l’incidente che ieri ha causato tre feriti. Sotto accusa il nuovo posteggio per i bagnanti e la nuova pista ciclabile. Ma anche la velocità massima consentita sulla tratta
AVEGNO - Tre feriti in un colpo solo. E un sospetto: quell’incidente poteva essere evitato? È polemica attorno al tratto di strada di Avegno, in Vallemaggia, in cui ieri, martedì, un’auto ticinese è andata a sbattere contro una vettura argoviese. E a sollevarla sono gli stessi abitanti della zona. «Da un paio di mesi – dice un residente – hanno inaugurato un grande posteggio per i bagnanti del fiume e la nuova pista ciclabile. Ma la segnaletica è scarsa. Uno che non è del posto ci capisce poco». «Il limite di velocità – aggiunge un altro abitante del paese – su quel pezzo di strada cantonale è di 80 chilometri orari. Troppo per una tratta tanto frequentata in estate».
La situazione - Il posteggio in questione è quello che si trova all’altezza dell’obelisco di Avegno. Sulla sinistra, arrivando da Locarno. Per accedervi bisogna salire con l’auto sia sul marciapiede, sia sulla nuova pista ciclabile. Ed è ancora uno dei nostri interlocutori a illustrare il problema: «Se c’è un pedone o un ciclista in transito, capita spesso che le macchine in entrata nel posteggio si fermino a metà strada. Rischiando così di farsi centrare dalle auto che arrivano da Maggia».
Precedenti - È andata così anche per l’incidente di ieri? Le dinamiche dell’episodio sono ancora al vaglio degli inquirenti. Ma la realtà dei fatti sembrerebbe essere poco distante. E non si tratterebbe nemmeno di una “prima”. «Già un paio di settimane fa – riprende uno dei due residenti – c’è stato un tamponamento leggero. E capita spesso di vedere persone litigare perché non si capisce bene come ci si deve comportare».
Lacune - Insomma, forse la “novità” introdotta dal Comune di Avegno-Gordevio, in collaborazione con il Cantone, ha qualche lacuna? Il sindaco Mario Laloli inizialmente non si sbilancia. «Questo posteggio c’è da un paio di mesi. Così come la pista ciclabile. Siamo ancora in un periodo di rodaggio. È chiaro che, dopo questo incidente, dovremo chinarci seriamente sulla questione. Riteniamo di avere fatto le cose a norma. Però, se c’è la possibilità di fare qualche miglioramento, la valuteremo».
Limite da abbassare - E, mentre Carlo Panzera, capo dell’Ufficio cantonale della segnaletica stradale, preferisce non rilasciare dichiarazioni, Laloli valuta tutti gli scenari possibili. «Naturalmente io non posso decidere nulla da solo. Qualcuno sostiene che in quel tratto di strada il limite di 80 chilometri orari sia da abbassare a 60. Effettivamente, in particolare nel periodo estivo, in cui ci sono tanti bagnanti e turisti, è una soluzione ipotizzabile. Però so già che alcuni abitanti della valle non sarebbero contenti di una misura del genere».
Disagio - Il sindaco di Avegno-Gordevio è possibilista anche sull’introduzione di una segnaletica più precisa. «Ripeto, queste sono decisioni che si prendono in accordo col Cantone. Aspettiamo che la polizia ci spieghi cosa è successo nei dettagli. Se la popolazione percepisce un disagio, è giusto tenerne conto. Avremo una seduta straordinaria di Municipio, in cui parleremo anche di questo».