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LUGANO - Associazione industrie ticinesi (AITI), Camera di Commercio, dell’industria, dell’artigianato e dei servizi del Canton Ticino (Cc-ti), Organizzazione cristiano sociale ticinese (OCST) e Sindacati indipendenti ticinesi (SIT), si sono riuniti per affrontare il tema della formazione e più specificatamente dell’orientamento scolastico e professionale.
Dall’incontro sono scaturiti tre atti parlamentari. È stata formulata un’interrogazione, con primo firmatario Marco Passalia, che chiede cosa ha fatto il DECS per concretizzare gli auspici formulati dal rapporto della commissione scolastica approvato dal Gran Consiglio lo scorso ottobre 2014.
È stata inoltre preparata un'iniziativa parlamentare, con primo firmatario Nicola Pini, per un maggior coinvolgimento e una maggiore responsabilizzazione di genitori e organizzazioni del mondo del lavoro nell'attività di orientamento. “L’alto e probabilmente eccessivo tasso di licealizzazione e la generale mancanza di interesse e informazione verso altri percorsi professionali con ottime prospettive di lavoro e di carriera vanno dunque colmati con un perfezionamento delle attività di orientamento e un allargamento delle collaborazioni con gli attori sul territorio, in particolare genitori e organizzazioni del mondo del lavoro - è stato sottolineato nel testo - Per orientarsi occorre conoscere le professioni e per orientare professionalmente i ragazzi bisogna conoscere, oltre i giovani e il mondo della scuola, anche il mondo del lavoro. Per questa ragione occorre avvicinare l’Ufficio dell’orientamento scolastico e professionale (UOSP) non solo alla formazione professionale, ma anche e soprattutto alle varie attività economiche. Valorizzare i nostri giovani porterà anche a ridurre la necessità di importare manodopera estera”.
Una mozione, con primo firmatario Nicola Pini, propone quindi la realizzazione di una "Cité des métiers" in Ticino: un punto di incontro dove giovani e genitori possono informarsi costantemente sulle varie opportunità formative, ma anche dove in prospettiva si potranno organizzare mostre, conferenze e altre attività – anche alternative – di orientamento. Una sorta di museo delle professioni e dell’orientamento che potrà costituire un ulteriore e importante strumento a disposizione dei collocatori e delle collocatrici.
