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CANTONE“In Ticino un ufficio statale non sa cosa fa l’altro”

28.11.14 - 06:12
Rispunta il boss del Lumino’s Luigi Girardi. E intanto l’ex funzionario che si occupò del caso rivela: “Quanta confusione sulla prostituzione”
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“In Ticino un ufficio statale non sa cosa fa l’altro”
Rispunta il boss del Lumino’s Luigi Girardi. E intanto l’ex funzionario che si occupò del caso rivela: “Quanta confusione sulla prostituzione”

BELLINZONA - “In Ticino a volte un ufficio statale non sa cosa fa l’altro. Manca coordinamento”. È la riflessione dell’ex funzionario del Dipartimento del territorio che si era occupato del caso Lumino’s. Lo spunto è dato dal ritorno alla ribalta di Luigi Girardi. In vista del processo d’appello, l’ex boss del locale a luci rosse ha inviato una lettera ai partiti di Governo, invitandoli ad aprire un’inchiesta parlamentare sul dossier del Lumino's.

Verità nascoste o bluff - La richiesta di Girardi, condannato in primo grado a 24 mesi di detenzione sospesi per tre anni, lascia ipotizzare che potrebbero esserci altre realtà scomode oltre a quelle già emerse. Un semplice bluff per spingere la corte a rivedere la pena? “Io questo non lo so - dice l’ex funzionario –. Ma penso che le autorità abbiano sempre agito in buona fede per quanto riguarda il tema della prostituzione. Le direttive sono seguite alla lettera, senza disparità. Non penso ci sia del marcio”.

Paradossi - Poi puntualizza: “Quello dei postriboli non è un ambiente di rose e fiori, si sa. Ma da parte delle autorità c'è una certa carenza dal punto di vista del coordinamento. Non c’è continuità tra un servizio e l’altro. Nel caso specifico ci si può chiedere come mai le signorine fossero riuscite a ottenere il permesso di lavoro, se poi operavano in un locale in cui non si poteva, per legge, esercitare la prostituzione. Per combattere davvero il fenomeno bisognerebbe avere obiettivi comuni”.

Normative slegate - L’ex funzionario esclude, tuttavia, che il fenomeno sia volontario. “Nessuno fa apposta. Si agisce seguendo normative che non sono collegate tra loro. Tutti hanno ragione, insomma. Magistratura, polizia, uffici vari. Il caso del Lumino’s è il più eclatante. In altri campi legati alla costruzione c’è meno pressione e quindi il problema è meno evidente”.

 

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