Cerca e trova immobili

TICINOCriminalità scatenata nel 2011

27.03.12 - 14:14
Sono aumentati borseggi, furti con destrezza e nelle auto. Mendrisiotto la regione più colpita. Numerosi gli arresti, tendenza migliorata negli ultimi mesi dell'anno
None
Criminalità scatenata nel 2011
Sono aumentati borseggi, furti con destrezza e nelle auto. Mendrisiotto la regione più colpita. Numerosi gli arresti, tendenza migliorata negli ultimi mesi dell'anno

BELLINZONA - Sensibile aumento di borseggi, furti con destrezza e nelle auto nel 2011.

I dati - La statistica in possesso della Sezione reati contro il patrimonio della Polizia cantonale parla chiaro: i furti con destrezza sono saliti del 37%, da 588 a 807; i furti nei veicoli sono passati dai 1’116 casi ai 1’536 casi del 2011 (+37%). I borseggi (furti nelle borsette, nei carrelli o sulla persona) addirittura esplodono, con 691 casi denunciati rispetto ad una media variante dai 330 ai 370 casi dei tre anni precedenti, con un aumento percentuale pari all'82%.

Lieve aumento dei furti senza scasso, mentre quelli con scasso aumentano dell'11% a 2’379. Stabili invece i taccheggi (furti di merce esposta) con 231 casi contro i 226 dell’anno precedente e gli scippi (piccole rapine senza violenza) 18 casi segnalati contri i 20 dello scorso anno. I dati potrebbero far pensare ad una recrudescenza del crimine nel Cantone, ma la Polizia cantonale precisa: "La tendenza generale all’aumento è stata bloccata negli ultimi mesi del 2011 grazie ad un accresciuto controllo delle zone prese di mira, al lavoro di indagine svolto che ha portato a diversi arresti e alla collaborazione con le Guardie di confine".

Mendrisiotto più colpito - Analizzando localmente il fenomeno si rileva una stabilità nel Locarnese e Bellinzonese, una diminuzione nel Luganese ed un sensibile aumento nel Mendrisiotto. Un fenomeno facilmente spiegabile con la vicinanza al confine, ma non solo. "Dai riscontri di inchieste terminate si ritiene che l’aumento nel Mendrisiotto sia dettato da almeno quattro fattori principali legati ad una serie di fenomeni e bande di ladri".

I fattori - Il primo fattore è lo spostamento dal Luganese al Mendrisiotto di una parte degli scassinatori legati all'operazione Zigana, che ha visto coinvolte numerose bande di minorenni di estrazione "Rom" con base nell'hinterland milanese. Da considerare anche una serie di bande attive sul territorio, due delle quali sgominate: quella degli scassinatori che operavano con la tecnica dello strappo del cilindro e una che colpiva prevalentemente le ditte. A queste bisogna aggiungere la continua presenza di bande che colpiscono le abitazioni durante la notte e che si ritiene essere composte da cittadini dell’est (albanesi e rumeni) e l’agire di richiedenti l’asilo di origine magrebina. Le indagini coordinate tra Polizia cantonale e Guardie di confine hanno permesso di procedere a una serie arresti e di ridurre negli ultimi mesi dell’anno questi furti, in particolare nel Sottoceneri.

"Zigana" - L’operazione “Zigana” ha coinvolto bande "Rom" italiane, come dicevamo, portando all'arresto di 39 persone, per un totale di 95 furti con scasso per un ammontare di oltre 2'610'000 franchi di refurtiva e danni per oltre 215'000 franchi. Diversi autori di furti sono stati identificati ed al momento sono oggetto di mandati di ricerca. I malviventi sempre più spesso passano la frontiera privi di "attrezzi", che reperiscono presso cantiere oppure direttamente in loco. Alcuni dei fermati si sono poi dichiarati minorenni e privi di documenti, salvo poi riscontrare la loro maggiore età attraverso esami clinici.

Tecnica "delle monetine" - Un'altra tipologia di furto, meno appariscente ma molto insidiosa, è quella ai danni di anziani con la tecnica denominata “delle monetine”. I ladri hanno osservato le vittime entrare in banca e uffici postali o prelevare da bancomat, per poi avvicinarle in un secondo momento. A questo punto, gettando a terra delle monetine o con altri stratagemmi distraevano le persone sottraendo loro denaro o alcuni preziosi come collane. Grazie alla collaborazione dei Carabinieri di Campione d’Italia, si è riusciti a risalire all’identità di due cittadini italiani che hanno commesso una serie di furti, sia in Svizzera che in Italia. Al momento queste persone sono in detenzione nella vicina penisola per analoghi reati che hanno commesso anche nel resto d’Europa. Con il loro arresto questo genere di reato si è fermato.

"Skimming" - Sono stati 9 i casi di "skimming" (uso di apparecchiature per copiare dati di carte di credito) accertati, mentre in altri 7 casi sono stati operati dei preparativi. Con i dati illecitamente copiati nel nostro cantone sono stati riscontrati degli illeciti utilizzi (prelevamenti o acquisti in Internet) in nazioni quali il Brasile, Kenia, Stati Uniti e Santo Domingo. Vari arresti sono stati compiuti nel corso dell'anno.

"Truffe del falso nipote" - Un vero e proprio boom è stato quello delle “truffe del falso nipote” con gli autori che contattano telefonicamente persone anziane facendosi passare per lontani parenti e frodandole in vari modi. Sono stati annunciati 108 casi rientranti in questa
categoria. In 7 casi il reato è stato portato a termine, con una refurtiva complessiva è stata di oltre 400'000 franchi.

Truffe al cambio - Infine, per quanto concerne i “Rip Deal” (truffe al cambio) si segnala come durante il 2011 sono stati annunciati 5 casi: 4 portati a termine in Ticino ed uno commesso in Italia a danno di cittadini svizzeri. In quest’ambito, grazie all’inchiesta ed alle prove raccolte si è giunti all’identificazione di persone che hanno partecipato alla messa in atto di questi reati.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE