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TICINOPolitica energetica, il PS: "Ci vuole una grande centrale solare alpina"

31.05.11 - 14:52
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Politica energetica, il PS: "Ci vuole una grande centrale solare alpina"

BELLINZONA - Realizzare una grande centrale solare alpina da installare sul sistema  dei ripari valangari dell'Alta Leventina. È questa una delle misure concrete (vedi riquadro in basso) proposto dal partito socialista per quanto riguarda l'approvvigionamento energetico sfruttando fonti rinnovabili.

Il Ps ticinese in una conferenza stampa che si è svolta questa mattina ha illustrato verso quale futuro energetico deve puntare il Ticino. Forte della recente decisione del Consiglio federale che ha optato per l'abbandono graduale dell'energia nucleare, i socialisti affilano le armi della politica energetica e scendono in campo per promuovere fonti di approvvigionamento rinnovabili, partendo proprio dalla votazione del prossimo fine settimana inerente l'iniziativa "Per un'AET senza carbone".

"La votazione sull’iniziativa 'Per un’Aet senza carbone!' - ha ricordato Pelin Kandemir Bordoli - è un’importante occasione per decidere di cambiare la politica energetica ticinese, per andare finalmente nella direzione di un approvvigionamento elettrico pulito, sicuro e sostenibile".

Per i socialisti l'idea di sfruttare il carbone per l’approvvigionamento elettrico è "politicamente improponibile con centrali costruite in Svizzera". Ed è per questo che è nata la proposta di partecipare a centrali costruite all’estero. "In realtà - hanno spiegato i socialisti - la politica di riduzione delle emissioni di CO2 è in contraddizione con questa scelta e la necessità di compensare in qualche modo queste emissioni rende l’operazione sempre più costosa. I prezzo in crescita del carbone e la situazione ambientale, sindacale e dei diritti umani legati allo sfruttamento delle miniere di carbone pongono ulteriori interrogativi".

Sia l'iniziativa che il controprogetto un punto in comune lo hanno: quello di inserire nella Legge AET il divieto di partecipazione a centrali carbone. Le divergenze sono solo sui tempi. "Chi è convinto di questa scelta, privilegia l’iniziativa che dà una direttiva chiara" è stato ribadito.

Per i socialisti la decisione di uscire da Lünen entro il 2015 da sola non basta. "È necessaria una politica energetica coerente e coraggiosa da parte del Cantone per premettere questa svolta energetica ed ecologica. Il PEC dovrà diventare operativo al più presto: lo scenario «Clima+», proposto dal PS, indica la via da seguire".


 

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