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TICINO / SVITTOGiallo di Sessa, si apre la pista argoviese

16.06.10 - 08:11
Le indagini sulla morte di Boi Ngoc, apprendista 17enne di Svitto, i cui resti sono stati trovati nei boschi di Sessa, portano nel canton Argovia. Si scava nel passato della ragazza e delle sue frequentazioni
Keystone
Giallo di Sessa, si apre la pista argoviese
Le indagini sulla morte di Boi Ngoc, apprendista 17enne di Svitto, i cui resti sono stati trovati nei boschi di Sessa, portano nel canton Argovia. Si scava nel passato della ragazza e delle sue frequentazioni

SESSA - Le speranze per la famiglia Nguyen sono state affossate in un giorno di fine primavera. E' arrivata venerdì sera la conferma di quel terribile sospetto che ha tormentato per giorni una famiglia vietnamita che nel canton Svitto ha trovato casa.

Il mattino di venerdì 7 agosto dell'anno scorso Boi Ngoc Nguyen, apprendista alla Musik Hug di Zurigo, uscì di casa molto presto. Indossava una maglietta bianca, un top rosa, calzoni jeans chiari e scarpe sportive. Con sé aveva una borsetta grigio-argento. La polizia diffuse un comunicato stampa. Si mobilitarono anche le unità cinofile e si interessò al caso anche la trasmissione Chi l'ha visto. Le indagini portavano proprio nel Malcantone. L'ultima localizzazione del suo cellulare portavano proprio nella regione luganese.

I resti umani trovati da un escursionista lo scorso 3 giugno appartenevano alla ragazza. Una giovane di diciassette anni che, come avevano raccontato i genitori al Blick poche ore dopo la scomparsa, si era innamorata, in una gita scolastica in Ticino, di un ragazzo argoviese. E, come scrive oggi LaRegioneTicino, le indagini della polizia abbiano trovato anche una pista argoviese. Gli inquirenti stanno ricostruendo la vita di Boi, le sue amicizie, le sue frequentazioni. La polizia ticinese ha interrogato alcuni testimoni che hanno sostenuto di avere visto la diciassettenne lo scorso agosto in Ticino, ma le audizioni sono state ritenute "tardive" e in definitiva sterili all'inchiesta.

I resti della ragazza ritrovati a Sessa sono ora affidati al criminologo italiano e antropologo forense Cristina Cattaneo.

Il Ministero pubblico ticinese e per esso la pp Chiara Borelli non possiede comunque la titolarità dell’inchiesta penale. Le indagini, come si legge sulla Regione, passeranno presto alla Procura di Svitto – Cantone di origine della vittima – o a quella di Argovia, località toccata dalle indagini.Igni ipotesi sulla morte di Boi rimane aperta: si va dal delitto all’incidente.
 

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