In un comunicato il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) ricorda le risoluzioni 1695 (luglio 2006) e 1718 (ottobre 2006) del Consiglio di sicurezza, il quale esige che la Corea del Nord abbandoni in modo verificabile e irreversibile qualsiasi programma balistico e nucleare.
Lo scorso aprile lo stesso Consiglio ha riconfermato la sua posizione in una dichiarazione che aveva fatto seguito al lancio di un razzo nordcoreano. La Svizzera "condanna" questo nuovo test nucleare, così come aveva deplorato il primo nell'ottobre 2006.
La Svizzera - prosegue il comunicato del DFAE - è persuasa che sia possibile trovare una soluzione alla problematica nucleare nordcoreana solo nel quadro di una trattative diplomatica. Ribadisce il suo sostegno al processo dei negoziati a Sei. Inoltre, si dichiara disposta a rispondere a qualsiasi richiesta che possa contribuire agli sforzi volti a promuove la stabilità e la pace nella penisola coreana.
La Svizzera, che s'impegna a favore della non proliferazione e della totale eliminazione delle armi nucleari, ha esortato a più riprese la Corea del Nord ad aderire nuovamente al Trattato di non proliferazione delle armi nucleari (TNP), da cui si era ritirata nel 2003, e a ripristinare il suo accordo di garanzie con l'AIEA.