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CLARO - L'ipotesi più probabile circa l'uccisione di Leonardo, il 17enne venezielano il cui corpo è stato trovato lo scorso lunedì in una discarica di Claro, sembrerebbe essere un regolamento di conti attorno allo spaccio di droga. Ma ulteriori informazioni in merito saranno forniti in una conferenza stampa prevista ad inizio settimana.
Per ora è dato sapere - come è stato comunicato ieri dal Ministero Pubblico, dalla Polizia cantonale e dala Magistratura dei minorenni - che i presunti autori del delitto sono i due ragazzi minorenni arrestati sabato pomeriggio: due fratelli di 16 e 17 anni, di origine balcanica, che non hanno opposto resistenza di fronte agli agenti.
Entrambi vivevano insieme alle rispettive famiglie originarie di Pech, ma da diversi anni residenti in Ticino. Sabato sono stati interrogati dal magistrato dei minorenni Silvia Torricelli, e contro di loro ci sarebbe prove abbastanza evidenti che non lascerebbero nessun dubbio circa la loro colpevolezza. Attualmente si trovano in una cella di sicurezza della polizia. Stando ad alcune indiscrezioni i due fratelli avrebbero ucciso Leonardo ad inizio aprile e successivamente lo avrebbero trasportato sui monti di Claro con l'aiuto dei genitori.
Il movente del delitto resta per ora oscuro, ma in attesa di conoscere i dettagli - l'ipotesi più accreditata resta quella di un regolamento di conti nell'ambito dello spaccio di droga, si parla di un debito non saldato con alcune persone, tanto da spaventare il giovane venezuelano che aveva paura di andare a Locarno, località dove solitamente vendeva la droga.
