Roberto Balzaretti invita a «cercare i punti comuni e a non fuggire dall'altro» e mette in guardia: «Non bisogna farsi illusioni»: l'Ue non rinegozierà l'accordo
LOSANNA - Il segretario di Stato responsabile dei negoziati con l'Ue, Roberto Balzaretti, questa sera a Losanna ha parlato dell'accordo quadro istituzionale tra Berna e Bruxelles come del necessario «olio lubrificante per far sì che gli ingranaggi degli accordi bilaterali possano continuare a girare correttamente».
Il ticinese constata che la via bilaterale si sta erodendo: l'accordo istituzionale tra la Confederazione e l'Unione europea (Ue) è lo strumento per assicurarsi l'accesso al mercato del Vecchio Continente con un «meccanismo coordinato», ha affermato in una conferenza organizzata dalla Fondazione Jean Monnet per l'Europa e dal Centro del diritto dell'impresa (CEDIDAC).
Invitando a «cercare i punti comuni e a non fuggire dall'altro», ha contestato alcuni aspetti sollevati dalla stampa. In realtà, ha ad esempio affermato, il problema degli aiuti di Stato in merito alle banche cantonali, non esiste. E non potrebbe essere diversamente dato che la Svizzera non ha firmato e non intende neppure sottoscrivere un accordo sui servizi finanziari.
Il segretario di Stato ha rassicurato anche la sinistra e i sindacati. Le loro rivendicazioni contro il dumping sociale e salariale sono «assolutamente onorabili. L'Unione europea non ha problemi con questi aspetti», ha affermato Balzaretti.
Il ticinese ha poi messo in guardia. «Non bisogna farsi illusioni»: l'Ue non rinegozierà l'accordo.