Attualmente, i parlamentari ricevono una somma forfettaria di 33 mila franchi per ingaggiare un collaboratore. Aebischer riteneva tale somma insufficiente
BERNA - Anche se il lavoro di parlamentare diventa sempre più complesso, i parlamentari possono cavarsela anche senza l'aiuto di un collaboratore personale messo a disposizione dalla Confederazione. È quanto pensa il Consiglio nazionale che oggi ha respinto per 123 voti a 61 un'iniziativa parlamentare di Matthias Aebischer (PS/BE).
Attualmente, i parlamentari ricevono una somma forfettaria di 33 mila franchi per ingaggiare un collaboratore. Aebischer riteneva tale somma insufficiente per far fronte alla crescente molte di lavoro.
Abolito l'aiuto transitorio per i parlamentari - L'aiuto transitorio per i parlamentari non rieletti deve essere abolito. Con 115 voti a favore a 66, la camera del popolo ha accolto un'iniziativa parlamentare in tal senso di Natalie Rickli (UDC/ZH).
Attualmente, un deputato che lascia il parlamento può chiedere un aiuto transitorio, finché non torna a svolgere un'attività professionale, per una durata massima di due anni.
Secondo la democentrista, questa misura, introdotta nel 2003, è un privilegio. Dal 2004 sono stati versati complessivamente 820'000 franchi. Nel solo 2016 160'000.
Secondo la maggioranza della commissione, che raccomandava l'adozione dell'iniziativa, questo sostegno è superfluo. Gli ex deputati possono già, se necessario, chiedere un'indennità di disoccupazione, come tutti gli altri lavoratori.
L'atto parlamentare passa ora al Consiglio degli Stati.