Contro il taglio, deciso lo scorso aprile dal parlamento cantonale, diversi enti assistenziali e 26 comuni hanno lanciato un referendum. I cittadini zurighesi voteranno il prossimo fine settimana
ZURIGO - In sette cantoni svizzero tedeschi si voterà il prossimo fine settimana su oggetti a carattere locale. Uno dei temi più controversi è in votazione nel canton Zurigo.
I votanti devono decidere sulla soppressione dell'aiuto sociale per i rifugiati ammessi provvisoriamente che si sono visti rifiutare la domanda d'asilo. Contro il taglio, deciso lo scorso aprile dal parlamento cantonale, diversi enti assistenziali e 26 comuni hanno lanciato un referendum.
Le prestazioni dell'aiuto sociale ai rifugiati ammessi provvisoriamente (permesso F) sono garantiti nel canton Zurigo dal 2012, sulla base di una precedente votazione popolare.
La misura interessa attualmente circa 5600 migranti provenienti dell'Eritrea, dell'Afghanistan e dell'Iraq: tutte persone che non hanno ottenuto asilo in Svizzera, ma che possono restare a causa delle guerre in corso nei rispettivi Paesi.
Se la decisione del parlamento dovesse venir confermata, queste persone beneficerebbero soltanto di un aiuto d'urgenza: in tutto 360 franchi al mese, contro una cifra che attualmente raggiunge i 900 franchi.
I fautori del taglio dicono di voler invogliare questi rifugiati a cercare più attivamente un lavoro. Il cantone, che finora rimborsa ai comuni i soldi dell'aiuto sociale, potrebbe così risparmiare 10 milioni di franchi l'anno.
Di tutt'altra opinione i promotori del referendum, fra cui figurano enti assistenziali come la Croce Rossa, l'Aiuto protestante svizzero, il Soccorso operaio svizzero, ed anche le città di Zurigo e Winterthur.
Senza i contributi del cantone, i comuni si vedrebbero costretti a sopprimere diverse misure d'integrazione, come i corsi di tedesco o le offerte per l'inserimento nel mondo del lavoro. Senza queste misure i rifugiati ammessi provvisoriamente finirebbero col dipendere in misura ancor maggiore dallo Stato, affermano i contrari.
Agli zurighesi viene inoltre sottoposto un controprogetto ad un'iniziativa dell'UDC "contro gli ingorghi stradali". Il partito ha ritirato il suo testo in favore della versione adottata dal parlamento. Quest'ultima chiede di garantire a lungo termine sull'intera rete stradale le capacità riservate al traffico motorizzato.
Riguarda indirettamente il traffico anche il terzo oggetto in votazione nel cantone: si tratta di decidere se limitare ad un massimo di 5000 franchi le deduzioni fiscali per la trasferta da casa al lavoro. Attualmente nel canton Zurigo non esiste un tetto massimo per questa deduzione, ma di recente diversi cantoni hanno fissato limiti analoghi.
Il quarto oggetto in votazione riguarda il finanziamento delle strutture per la presa a carico di bambini e adolescenti. I comuni vogliono far addossare al Cantone l'intera spesa, per un ammontare di 70 milioni di franchi l'anno.
Il voto è la conseguenza di una sentenza del Tribunale federale, secondo la quale il Cantone ha risarcito per anni una parte dei costi a carico dei comuni senza nessuna base legale. Per confermare retroattivamente questa prassi, il parlamento ha elaborato un regolamento transitorio contro il quale 67 comuni hanno lanciato un referendum.