BERNA - Il Partito evangelico svizzero (PEV) raccomanda di respingere la riforma III dell'imposizione delle imprese nonché di accettare la naturalizzazione agevolata degli stranieri di terza generazione e la creazione di un fondo per le strade nazionali.
Le parole d'ordine per le votazioni del 12 febbraio sono state decise oggi dall'assemblea dei delegati svoltasi a Frutigen, nel canton Berna. Come noto il partito di ispirazione cristiana dispone di due mandati in Consiglio nazionale, quelli di Marianne Streiff (BE) e di Maja Ingold (ZH), che hanno aderito al gruppo PPD.