Lo sostiene la direttrice della Bns Andréa Maechler che parla di un «effetto Amazon» che però è ancora tutto da studiare
ZURIGO - La digitalizzazione nel commercio al dettaglio, ad esempio con l'avvento di Amazon e altri siti, ha un impatto sull'inflazione. Lo sostiene la direttrice della Banca nazionale svizzera (BNS) Andréa Maechler, sottolineando che negli ultimi anni si è osservata in tutto il mondo, ma anche in Svizzera, una tendenza ad un adeguamento più rapido dei prezzi.
Il commercio online influisce sull'evoluzione dei prezzi non solo attraverso adattamenti più rapidi, ma aumenta anche la concorrenza e la trasparenza per i consumatori, ha indicato la direttrice della BNS, in occasione dell'aperitivo "Mercato monetario" tenutosi questa sera a Ginevra.
Questo "effetto-Amazon" dovrebbe, almeno temporaneamente, abbassare l'inflazione, ha precisato Maeschler, secondo quanto scritto nel testo del suo discorso. La BNS sta pertanto analizzando attentamente l'impatto della digitalizzazione per comprenderne meglio l'impatto sul rincaro con il fine di poter reagire in maniera adeguata.
Secondo Maeschler, in futuro le variazioni dei tassi di cambio potrebbero avere un impatto più rapido sull'inflazione. La manager riconosce che la situazione economica appare favorevole, ma le pressioni inflazionistiche sono rimaste basse e il franco è ancora a un livello elevato su un mercato dei cambi definito "fragile".