Per molti, a rendere una vacanza sulla neve perfetta sono anche questi elementi. Lo rivela un sondaggio di Ebookers
ZURIGO - Per molti turisti non sono solo le piste perfettamente innevate e il bel tempo a determinare la vacanza invernale perfetta. Altri dettagli più mondani (e torbidi) possono infatti contribuire a rendere le loro ferie in montagna indimenticabili. A rivelarlo è un sondaggio realizzato dal portale online Ebookers, che ha analizzato le abitudini di migliaia di turisti della neve di 13 Paesi, fra i quali Svizzera, Stati Uniti, Paesi Bassi e Germania.
Sciare da ubriachi: in molti non si tirano indietro nemmeno sulle piste quando c’è da bere. In prima posizione, fra chi alza il gomito anche con le racchette in mano, ci sono gli olandesi: circa un quinto di loro ammette di essersi già messo sulle piste ubriaco fradicio. Fra gli svizzeri tale dato si ferma a un sesto.
Fumare: molti sciatori e snowboarder non si fanno mancare nemmeno uno spinello, almeno fra gli svizzeri e gli americani. Più o meno uno su sei fa infatti uso di marijuana.
Sesso sulle piste: a essere più inclini alla lascivia sciistica sono gli olandesi e i belgi. A un quinto di loro è infatti già capitato di andare un po’ oltre nelle dimostrazioni di affetto sulla neve.
Tresche con l’istruttore/trice di sci: sono soprattutto gli svizzeri, i belgi e gli olandesi ad avere un debole per gli istruttori di sci. Circa uno su dieci di loro ci prova infatti con chi dovrebbe solo insegnargli a sciare o snowboardare.
Durata del soggiorno: la maggior parte dei partecipanti al sondaggio passa fra i tre e gli otto giorni sulle piste. Olandesi e russi fanno ferie più lunghe: nove e più giorni.
Spesa: a spendere di più per le vacanze sulla neve sono gli americani: 3’800 franchi. Al secondo posto ci sono i britannici, che sborsano 3’400 franchi, e al terzo gli olandesi con 3’000. Gli svizzeri, più parchi, si fermano a 1’800.