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L'ex sindaco e Consigliere nazionale aveva 66 anni e lottava da tempo con il cancro
BERNA - Lutto nel mondo della politica elvetica: l'ex sindaco di Berna e consigliere nazionale Alexander Tschäppät è morto ieri all'età di 66 anni. Lo ha comunicato oggi il Municipio cittadino. Il socialista era malato di cancro.
La città federale perde così un uomo carismatico, vicino al popolo, ma che poteva anche dividere. I suoi oppositori criticavano a volte il suo carattere troppo gioviale, mentre i suoi estimatori apprezzavano la sua facilità dialettica, il suo humour, ma anche il suo fiuto politico.
Nato a Berna il 16 aprile del 1952, originario di Bözingen presso Bienne (BE), avvocato di professione, Tschäppät è stato dapprima membro del legislativo della Città di Berna dal 1980 al 1991. Dal 1991 al 2003 è stato eletto una prima volta in Consiglio nazionale per il Partito socialista. Dal gennaio 2001 è entrato a far parte dell'esecutivo della città federale, divenendone sindaco nel 2005, una carica quasi famigliare visto che anche il padre Reynold era stato alla testa dell'esecutivo dal 1966 al 1979.
Tschäppät ha poi lasciato la carica di sindaco alla fine del 2016, decidendo di concentrarsi sul suo mandato in Consiglio nazionale, dove era entrato una seconda volta nel 2013.
Profonda commozione - In una nota odierna, il Partito socialista svizzero ha indicato di essere «profondamente commosso» per la morte di uno dei suoi parlamentari federali, che «per decenni è stato una figura emblematica del socialismo svizzero».
«Il suo prematuro decesso - viene aggiunto - rappresenta una perdita inestimabile per il partito, per la città di Berna e per la Svizzera». «Alex ci mancherai molto», ha dichiarato il presidente del Gruppo socialista alle Camere federali Roger Nordmann, citato nella nota.
Tschäppät è stato anche un appassionato dello sport. Grazie al suo intervento Berna è riuscita ad ospitare le partite dei campionati europei di calcio nel 2008 nel nuovo Stade de Suisse nonché un arrivo del Tour de France nel 2016. Per questo motivo oggi anche il club calcistico dello Young Boys, appena laureatosi campione, gli ha reso omaggio.
