Un ex responsabile della Tamoil aveva installato una telecamera nella toilettes delle donne
COLLOMBEY-MURAZ - Una dozzina di donne sedute sul gabinetto, riconoscibili più dai loro abiti da lavoro che dai loro volti: questo è il contenuto dei file sequestrati dal computer di un ex responsabile di una raffineria a Collombey-Muraz. È il risultato di una mal digerita rottura con una collega che era diventata la sua amante. Il 30enne, sposato e padre, aveva avuto l'idea di installare una telecamera nella toilettes delle donne. L’apparecchio, nascosto in un rilevatore di fumo falso, è stato fissato il 22 novembre 2013.
Per due mesi una decina di dipendenti della società sono state filmate a loro insaputa. Il 10 gennaio 2014, l’uomo ha trasferito i video dalla scheda di memoria a un disco rigido esterno, tramite il suo computer del lavoro. I file sono stati rinominati con l’iniziale del nome della persona ripresa. Il pervertito è stato finalmente smascherato dopo che un uomo delle pulizie ha scoperto il sistema installato. Messo sotto torchio il 30enne ha confessato che voleva riprendere solo la sua ex amante.
L'uomo è stato condannato da un procuratore Vallese per violazione della privacy, attraverso un dispositivo video. Gli è stata inflitta una pena di 90 giorni sospesi e una multa di 1.200 franchi, a cui bisogna ggiungere 920 franchi di costi. Egli deve anche pagare 3.000 franchi per retribuire i due avvocati assunti dalle denuncianti.