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BERNALa Svizzera rimane ancora l'isola dei prezzi alti?

07.03.14 - 09:47
Il Consiglio nazionale ha bloccato ieri la revisione della legge sui cartelli, che voleva porre un freno al divario di prezzi tra Svizzera e paesi confinanti. Chiariamo qualche punto
Nella foto Tio una tinta per capelli al DM in Germania a 6,45 euro e alla Manor a Lugano a 16,80 franchi
La Svizzera rimane ancora l'isola dei prezzi alti?
Il Consiglio nazionale ha bloccato ieri la revisione della legge sui cartelli, che voleva porre un freno al divario di prezzi tra Svizzera e paesi confinanti. Chiariamo qualche punto

ZURIGO - A chi giova lo stop di ieri alla lotta al gap dei prezzi?
I grandi marchi e le aziende multinazionali sono i principali beneficiari della votazione di ieri (106 voti contro 77 e 4 astenuti) di non entrare nel merito della revisione della legge sui cartelli, approvata dagli Stati un anno fa.

Cosa comporta questo per i rivenditori svizzeri?
La sfida per i supermercati e i discount elvetici sarà, ora, cercare di trattenere i consumatori svizzeri dall’andare a comprare all’estero gli stessi prodotti a un prezzo minore. Denner ha già dichiarato che intende "combattere per abbassare ancor di più i prezzi". Migros e Coop potrebbero seguire la stessa strada.

Perché in Svizzera i prezzi sono così alti?
Secondo l’Associazione dei consumatori della Svizzera italiana (Acsi) il problema sta nel fatto che "gli accordi tra le imprese, sia sui prezzi sia sulla distribuzione delle merci, impediscono una sana concorrenza" nel mercato interno.

La isola dei prezzi alti resterà dunque sempre tale?
La battaglia di Mister Prezzi Hans Peter Meier contro le differenze di prezzo tra Svizzera e paesi confinanti continua; in un comunicato l’Acsi auspica però che anche la politica «voglia perseverare sulla linea tracciata dal governo» e gli Stati ribaltino il voto di ieri.

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