Lo studio è stato realizzato nell'ambito di una tesi di laurea all'Università di Neuchâtel da Yann Dubois e pubblicato nella rivista belga "Belgeo". Sono stati intervistati 700 abitanti di Morteau e Villers-le-Lac, comuni situati oltre frontiera vicino a Le Locle e La Chaux-de-Fonds.
Oltre il 90% degli intervistati fa acquisti in Svizzera. In gran parte si limitano a comperare benzina, sigarette e cioccolata, ma anche altri prodotti come abbigliamento e articoli sportivi, attirano i consumatori francesi (58%).
La ricerca non fornisce stime sul fatturato, ma dimostra che il turismo degli acquisti riguarda anche i cittadini Ue. Secondo l'autore c'è anche un "lato pratico a fare la spesa e recarsi al fitness dopo il lavoro", ma gli interrogati hanno pure segnalato interesse per beni e servizi che nella loro regione sono meno presenti. L'assenza di poli urbani - Besançon è a un'ora di strada e Pontarlier a 40 minuti - spinge molti francesi a venire in Svizzera non solo durante la settimana, ma anche per il week-end.
Circa l'85% viene a passare il tempo libero, anche se non regolarmente. Le attività preferite sono: passeggiate, la frequentazione di bar, ristoranti e discoteche, la cultura e lo zoo. Gli intervistati però preferiscono andare al cinema e fare sport nel loro paese. Il 13,86% ha famigliari dell'Arco giurassiano e il 38% ha una cerchia di amici transfrontaliera, sia in Francia che in Svizzera.
La destinazione è soprattutto La Chaux-de-Fonds e "il fatto che gli abitanti di una regione transfrontaliera utilizzino la città del paese vicino come luogo centrale dimostra un legame forte, una vero e proprio spazio transfrontaliero", afferma Dubois nelle conclusioni del suo studio.