Le persone transessuali o che presentano una variante dello sviluppo potranno modificare nome e sesso nel registro dello stato civile senza complicazioni burocratiche. «Basterà una dichiarazione»
BERNA - Nessun esame medico preliminare né lunghe procedure burocratiche. Il Consiglio federale intende rendere più facile per i transessuali cambiare ufficialmente sesso e nome nel registro dello stato civile: basterà una semplice dichiarazione.
La modifica del Codice civile, che è stata posta in consultazione dal governo, è stata illustrata oggi ai media riuniti a Berna dalla ministra Simonetta Sommaruga, responsabile del Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP). L'obiettivo dell'esecutivo è quello di rendere meno complessa la situazione per le persone con una transidentità o una variante dello sviluppo sessuale.
L'adeguamento legislativo prevede inoltre che se la persona interessata è sposata, il matrimonio rimane valido. Lo stesso discorso si applica alle unioni domestiche registrate e pure i rapporti di filiazione resteranno immutati.
Sommaruga ha sottolineato che con questa proposta il governo conferma la sua politica mirata ad adattare il diritto civile alle esigenze e alle diverse realtà di vita di tutta la popolazione. La revisione si colloca nella scia di altre riforme degli ultimi anni, per esempio in materia di autorità parentale, di mantenimento e di adozione.
Tra 100 e 200 transessuali vivono in Svizzera - «Non sono molte le persone che si ritrovano in questa condizione, ma per loro è una questione estremamente seria», ha dichiarato la ministra. Secondo le stime, attualmente nella Confederazione vivono tra i 100 e i 200 transessuali, che hanno subito un'operazione o che prevedono di sottoporvisi. Fino a poco tempo fa, era possibile cambiare ufficialmente sesso soltanto dopo una sterilizzazione chirurgica o un intervento agli organi sessuali. Chi era sposato, doveva prima divorziare.
Oggi questi requisiti non sono più necessari ma, in assenza di una normativa chiara, per intraprendere un cambiamento di sesso gli ostacoli da superare sono ancora molti, ha messo in evidenza Sommaruga. Ciò va infatti rivendicato per via legale e le procedure sono interminabili, complicate e costose, ha aggiunto la consigliera federale, facendo inoltre notare come la prassi giudiziaria non sia uniforme per tutti i Cantoni.
Variante dello sviluppo sessuale - Vi è poi il caso dei bambini che vengono alla luce con una variante dello sviluppo sessuale: stando alla responsabile del DFGP, «ogni anno nella Confederazione sono una quarantina». Come tutti i neonati, devono essere annunciati all'ufficio dello stato civile nei tre giorni successivi al parto con cognome, nome, filiazione e sesso.
Per loro però, la regola è difficilmente applicabile. Tuttavia, anche quando i medici non riescono a determinare se il neonato sia maschio o femmina, esso deve venire ugualmente iscritto entro tre giorni con l'indicazione relativa a uno dei due sessi. Questo, come il nome, può essere in seguito modificato, ma solo ricorrendo a una procedura amministrativa o giudiziaria.
Sommaruga ha indicato che, indipendentemente alla revisione di legge, il governo sta al momento valutando come affrontare il problema della breve scadenza. «Stiamo cercando una soluzione, ci sono diverse possibilità per prolungare questo termine», ha assicurato, ricordando che, sotto la pressione sociale, in passato alcuni bambini sono stati sottoposti a operazioni irreversibili per determinarne il sesso, sebbene dal punto di vista medico non fosse necessario.
Conseguenze giudiziarie per chi abusa della legge - Nelle intenzioni governative dunque, chiunque abbia l'intima convinzione di appartenere a un sesso diverso da quello che figura nel registro, potrà ottenere un cambiamento annunciandosi presso lo stato civile. Oltre ai nomi, saranno anche modificabili i cognomi che variano tra uomini e donne, come quelli di origine russa.
La domanda dovrà essere presentata di persona a un funzionario, il quale in caso di dubbi avrà il compito di effettuare delle verifiche. Chi proverà a fare il furbo, per esempio con lo scopo di ricevere la rendita di vecchiaia prima o di evitare l'arruolamento nell'esercito, va incontro a conseguenze giudiziarie, ha tenuto a precisare Sommaruga.
Con questa proposta di modifica del Codice civile non viene invece introdotta una terza opzione di genere, pur se il governo è convinto che l'argomento vada affrontato. Si dichiara dunque disposto a redigere un rapporto sul tema.